“E’ un grande patrimonio che rispecchia la grandezza culturale della citta’ di Napoli. Il fatto che adesso ci sia un punto di inizio importante, al quale personalmente voglio dare impulso, credo che sia significativo, perche’ questo e’ uno dei tesori di Napoli”.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si esprime cosi’ sulla Biblioteca e sul Complesso monumentale dei Girolamini, che visita come seconda e ultima tappa del suo tour istituzionale nel capoluogo campano.
“Ricordo quando ero studente universitario – aggiunge – all’indomani del terremoto, questo complesso si trovo’ in una situazione di degrado e di dissesto. Ricordo le battaglie fatte da giornalista, insieme con l’avvocato Gerardo Marotta, proprio per questo sito”.
Per il rilancio di uno dei piu’ importanti siti culturali e storici della citta’, dopo la devastazione e il saccheggio del 2012 e il conseguente sequestro, lo Stato decide di prendere direttamente in custodia il monumento e, nel 2013, viene sottoscritta la convenzione tra il Mibact e la Confederazione dell’Oratorio di san Filippo Neri per la gestione dei Girolamini.
Nel 2014 la Procura di Napoli revoca il sequestro preventivo e dispone il sequestro probatorio. Nel 2017 la titolarita’ del Complesso dei Girolamini viene assegnata all’allora Polo museale della Campania, oggi Direzione regionale Musei Campania.
Dal 5 febbraio 2020, la Biblioteca e il Complesso dei Girolamini diventano un istituto dotato di autonomia speciale e di rilevante interesse nazionale, afferente alla Direzione generale Biblioteche e Diritti d’Autore.
Alla luce dei risultati ottenuti dalla nuova governance, nell’aprile del 2022 e’ stato disposto il dissequestro del complesso, all’interno del quale sono stati avviati e parzialmente completati importanti cantieri di restauro. In particolare, gli interventi degli ultimi anni si sono concentrati su tre macroaree, in cui sono stati impiegati esclusivamente fondi europei.
Il primo e’ il cosiddetto cantiere Unesco, che interessa parte delle facciate del complesso che si apre su via Duomo e della chiesa su piazza dei Girolamini, il chiostrino cinquecentesco, il chiostro grande e la Congrega dei Dottori, oltre a interventi di adeguamento funzionale e di riqualificazione degli spazi espositivi.
Gli altri due cantieri sono gestiti dagli istituti periferici del ministero della Cultura. Uno e’ finanziato nell’ambito del Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020 e prevede la valorizzazione del percorso di visita e il completamento del restauro della Chiesa di San Filippo Neri, praticamente concluso, mentre l’ultimo interessa l’ala delle sale storiche della biblioteca, che vanta 159.700 libri antichi tra cui la celebre e monumentale Sala Vico, denominata cosi’ perche’ frequentata dal filosofo che convinse i padri oratoriani ad acquistare nel 1727 la biblioteca privata di Giuseppe valletta, giurista e bibliofilo, che arricchi il ricco fondo di volumi ga’ esistente.
Articolo pubblicato il giorno 8 Marzo 2023 - 20:25