<em>“Per noi si sta per realizzare un sogno”. Così il vicepresidente del Club Napoli di Buenos Aires, Giuseppe Scognamiglio, racconta l’attesa e l’emozione dei tifosi azzurri in Argentina in vista dell’ormai certa vittoria del terzo scudetto.Quaranta anni, di Piana di Sorrento, revisore contabile, Scognamiglio vive a Buenos Aires dal 2011 con la moglie argentina conosciuta a Milano.
Da qualche tempo ha preso in mano la gestione del club, fondato dal presidente Andrea Camera (ora tornato in Italia, ndr), situato nello storico quartiere Palermo della capitale argentina.
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Il Napoli Club di Buenos Aires prepara la festa Scudetto
Gli iscritti sono una trentina, che di solito si riuniscono in un pub per vedere le partite dei ragazzi di Spalletti insieme a turisti e altri tifosi lì per lavoro. “Mio padre era un abbonato del Napoli, ricordo benissimo la festa del secondo Scudetto del 1990 anche se avevo solo 9 anni”, racconta Scognamiglio.
“A livello emozionale stiamo vivendo questa stagione con grande felicità e stiamo già facendo il conto alla rovescia, su quante partite mancano.C’è chi fa i conti sull’Inter e chi sulla Juve.
L’attesa è parte di tutto il festeggiamento.Gli argentini – dice – dicono abbiamo già vinto, io son più cauto e voglio aspettare finché c’è la matematica”.
“Bandiere, striscioni e pullman scoperto: sarà una grande festa”
A Buenos Aires l’attesa è febbrile, il club si sta già attivando per la festa. “Stiamo cercando di affittare un pullman scoperto per andare a festeggiare all’obelisco di Buenos Aires con bandiere e striscioni come quando vince la nazionale argentina o le squadre della città”.
Il legame tra Napoli e Buenos Aires è naturalmente ancora più forte per via di Diego Maradona. “Noi come club Napoli di Buenos Aires – racconta ancora Scognamiglio – sentiamo una responsabilità nel cercare di fare da tramite per unire le due città”.
“Ci sono tanti argentini che vengono a vedere le partite e tifano Napoli, c’è un ragazzo che ha pianto nell’ultima vittoria sostenendo che questo scudetto è un segno del destino dopo la morte di Diego”.
Una stagione che può diventare indimenticabile. “Se andiamo in finale di Champions ho già detto a mia moglie che voglio andare ad Istanbul.
Non sottovalutiamo Inter, Milan e Benfica, ma più tardi incontri Bayern, City e Real e meglio è.E’ difficile la doppietta, ma già esserci sarebbe un grande traguardo”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2023 - 17:05