Decine di persone in piazza a Napoli per salutare il murale – prossimo alla cancellazione – che ritrae Ugo Russo, il 15enne ucciso tre anni fa da un carabiniere in borghese durante un tentativo di rapina.
E’ accaduto domenica sera al Largo Parrocchiella dei quartieri Spagnoli dove oltre ai cittadini ed agli attvisti del Comitato verita’ e giustizia per Ugo Russo, erano presenti i genitori del ragazzo.
“Manterremo viva in ogni modo la memoria di mio figlio – ha ribadito ai presenti Vincenzo Russo – e a chi ci ha imposto di cancellare il murale vogliamo ribadire che si può censurare un’opera ma non la verità!”.
“L’incontro – hanno spiegato in una nota i portavoce del Comitato, ribadendo che il murale verra’ coperto tra pochi giorni – e’ stata anche l’occasione per darsi appuntamento giovedi alle 10.30 sotto al tribunale per la seconda udienza del processo per omicidio a carico del carabiniere”.
Perchè come ha ribadito Enzo Russo, “chi vuole silenziarci non ci riuscirà”, si può censurare un’opera ma non la verità! Del resto oltre mille abitanti avevano firmato contro la sua rimozione, consegnando la petizione al comune che pero’ ha obbedito all’input di chi voleva censurarlo fingendo che fosse per il piano regolatore…”.
Ogni partecipante ha preso una copia del manifesto “Verità e Giustizia” con la foto del murale per affiggerla in un diverso punto dei quartieri spagnoli e della città. Continueranno infatti presto le iniziative per tenere vivo nella memoria collettiva il principio che non esistono “vittime colpevoli” e che tutte e tutti hanno diritto alla verità e alla giustizia, tanto più per un ragazzo di 15 anni.
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