La scure dei licenziamenti si abbatte di nuovo su Meta. La società cui fanno capo Facebook, Whatsapp e Instagram ha annunciato il taglio di altri diecimila posti di lavoro dopo che a novembre scorso aveva varato l’eliminazione di undicimila dipendenti.
E’ lo stesso Mark Zuckerberg, numero uno della holding, a dare la notizia sui social e a preparare il terreno al nuovo round del piano per ridurre i costi. I leader di Meta “nei prossimi mesi annunceranno un piano di ristrutturazione, cancellando i progetti a bassa priorità e riducendo il tasso delle assunzioni – ha dichiarato – Ho preso la difficile decisione di ridurre ulteriormente la dimensione del nostro team che si occupa della selezione e del reclutamento del personale”, ha spiegato.
“Sarà dura e non c’è da girarci attorno. Significherà salutare colleghi di talento che sono stati parte del nostro successo”, aggiunge Zuckerberg, precisando che Meta chiuderà anche altre 5.000 posizioni aperte per le quali non sono state ancora effettuate assunzioni. La nuova ondata di licenziamenti premia il titolo che a Wall Street, dopo l’annuncio, mette a segno un guadagno del 6,15%.
Il mercato apprezza il miglioramento del profilo di credito grazie a un piano di tagli che consente di ridurre i costi del 2023 in un range compreso fra 86-92 miliardi di dollari contro i 96-101 miliardi stimati lo scorso anno.
La crisi di Meta si inquadra in quella di altre Big Tech come Google a Microsoft, Amazon e Twitter che, complice il contraccolpo del post-pandemia, hanno tagliato decine di migliaia di posti di lavoro e stanno rivedendo i loro investimenti per riposizionarsi sul mercato. Per Meta la nuova sforbiciata all’organico è legata ai target finanziari fissati per il 2023, anno che Zuckerberg ha ribattezzato “Anno dell’Efficienza”.
Un passaggio obbligato per far fronte a costi diventati eccessivi tra calo delle vendite e persistente rallentamento della raccolta pubblicitaria, in un business sui cui pesa anche la competizione con realtà aggressive come quella di Tik Tok.
La strategia punta a eliminare i progetti che non hanno buone performance o non sono più cruciali e nel mirino, stando alle indiscrezioni, potrebbe finirci anche Reality Labs, la divisione di Meta che si occupa del metaverso e che ha accumulato perdite per oltre 20 miliardi.
“Prevediamo di annunciare ristrutturazioni e licenziamenti nei nostri gruppi tecnologici alla fine di aprile, e poi nei nostri gruppi aziendali a fine maggio – ha avvertito Zuckerberg – in un numero limitato di casi, potrebbe essere necessario arrivare fino alla fine dell’anno” e “anche le nostre tempistiche per i team internazionali saranno diverse”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2023 - 20:28