Ancora un’aggressione all’interno della Rems di San Nicola Baronia, in provincia di Avellino, la struttura sanitaria che ospita autori di reato ritenuti infermi o seminfermi di mente oltre che socialmente pericolosi.
A farne le spese una operatrice sanitaria che la notte scorsa è stata aggredita e ferita da un detenuto che era stato sottoposto ad un Tso. A un mese dalle ultime aggressioni, sale la protesta dei sindacati che chiedono al manager della Asl di Avellino, Mario Ferrante, di confrontarsi e discutere sul rafforzamento delle misure di protezione per il personale e l’ampliamento della dotazione organizza.
Dopo le precedenti aggressioni, spiega Massimo Imparato, coordinatore della Cisl Funzione Pubblica Irpinia-Sannio- ci aspettavamo una convocazione che non è mai arrivata. Non siamo più disponibili -aggiunge il sindacalista- a ricevere generica solidarietà dal direttore generale della Asl.
Senza un incontro chiarificatore, saremo costretti a chiamare in giudizio le amministrazioni competenti per il danno psicofisico che sta subendo il personale di San Nicola Baronia”. L’infermiera aggredita ha ricevuto una prognosi di cinque giorni.
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