Il Teatro Ricciardi, come unico cinema rimasto nel raggio di circa dieci chilometri dal centro di Caserta, lancia una proposta in risposta alle numerose iniziative politiche e popolari orientate ad aprire una sala cinematografica.
Il teatro capuano fa cinema dal 1945 e con l’avvio della direzione di Gianmaria Modugno nel 2014, l’edificio culturale si distingue per aver implementato le attività cinematografiche tra incontri con registi, attori e autori del mondo dello spettacolo; le proiezioni in collaborazione con la cineteca di Bologna e le visioni in lingua originale sottotitolata; oltre ai dibattiti condotti da Francesco Massarelli per la sezione dedicata al cineforum della domenica pomeriggio.
“Ci tengo a lanciare questa idea a chi vuole aprire una sala per la città di Caserta – dice Gianmaria Modugno – per mettere a disposizione di tutta la provincia ed oltre, il know how e la posizione della mia azienda. Il settore cinema ha subito dei forti cambiamenti negli anni e molti sono i problemi legati alla produzione e alla distribuzione che coinvolgono le sale indipendenti italiane.
La nostra intenzione è quella di mettere a disposizione delle altre eventuali sale il nostro marchio e diventare intermediari fra le sale e i distributori. Come interlocutore unico il teatro Ricciardi può avviare un franchising del cinema come multisala diffuso, con tutti i benefici che ne conseguono, sfruttando i vantaggi e la posizione acquisita negli anni grazie anche ai nostri stakeholder, agli esperti del settore e al pubblico che sostiene la cultura e le nostre attività”.
“Al Teatro Ricciardi di Capua viviamo oggi un’esperienza certamente felice, ma non per questo priva di insidie e difficoltà – continua Francesco Massarelli – superate grazie alla passione ed alle specifiche professionalità dell’intero staff. Da innamorato del cinema, l’assenza di una sala cinematografica nella mia città mi provoca amarezza e sofferenza. Come operatore non posso non confermare la crisi drammatica e profonda che investe il settore sull’intero territorio nazionale. Il dibattito che si è aperto tra cittadini e politici è certamente necessario, e per essere proficuo necessita di un’attenta analisi delle dinamiche che sono alla base dell’esercizio cinematografico.
Accogliamo quotidianamente nella nostra sala tantissimi spettatori provenienti da Caserta, ma siamo ben consci che la nostra dimensione non potrà mai sopperire per intero all’assenza di una sala nel capoluogo. È per questo, ma soprattutto per amore del cinema e del nostro territorio che mettiamo a disposizione della città di Caserta le nostre competenze, ma anche la stima professionale che ci siamo guadagnati con anni di serio lavoro negli ambiti artistici e commerciali“.
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