Dopo l’incredibile successo della proiezione precedente, con oltre 250 spettatori, mercoledì 8 marzo alle ore 19.30 ed alle ore 20.30, ci sarà una doppia proiezione di “il Sogno di Lamont Young” un film documentario di Francesco Carignani, presso lo spazio In Arte Vesuvio, a via Nazario Sauro 23, a Napoli (contributo per la proiezione 5€. E’ consigliata la prenotazione con una mail a fucinaumanisticadigitale@gmail.com).
Punti Chiave Articolo
Illuminato architetto inglese vissuto a Napoli tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, a Lamont Young si deve un primo, futuristico, progetto di metropolitana a Napoli, uno dei primi in Europa. Partendo dal suo misterioso suicidio nel Castello di Villa Ebe a Napoli, oggi ancora in stato di rudere, il documentario grazie alle testimonianze di numerosi esperti, tra cui il Prof. Alessandro Castagnaro (Presidente ANIAI Campania), racconta gli spettacolari progetti di questo architetto inglese: vari castelli, uno chalet svizzero e la meno famosa casa girevole a Vivara.
Un architetto dallo sguardo lungimirante, anche perchè all’epoca aveva puntato sullo sviluppo turistico cittadino, con la costruzione dell’Hotel Bertolini e la progettazione dell’Hotel Monte Echia, un faraonico edificio neo-indiano che sarebbe dovuto nascere sulla collina di Pizzofalcone.
Sono illustrati i progetti mai realizzati, visionari per quell’epoca, come il primo progetto di metropolitana, all’epoca visto con molta diffidenza: un vero e proprio piano urbanistico che prevedeva anche la costruzione di un arcipelago di isole a Posillipo, il Rione Venezia ed una parte incentrata sull’area di Bagnoli, che poi invece ospiterà l’ex Italsider, una delle acciaierie più grandi d’Europa, la cui bonifica prosegue a rilento da decenni.
Young invece alla fine dell’800 aveva identificato Bagnoli come punto ideale per lo sviluppo turistico e culturale, progettando lì il capolinea della sua metropolitana, dove sarebbero dovuti sorgere stazioni balneari, grandi alberghi, parchi pubblici ed un palazzo per le esposizioni internazionali, che avrebbe dato modo, a quei napoletani che non avrebbero potuto viaggiare, di scoprire altre culture. Un personaggio nato più di 170 anni fa, legato però a temi incredibilmente attuali: sostenibilità, ecologia e cultura.
Autore di numerosi brevetti, tra cui una macchina volante, il documentario racconta anche la sua passione per le invenzioni. Viene approfondita la vita personale di questo genio, riuscendo in maniera esclusiva e per la prima volta a risolvere alcuni misteri, soprattutto sulla sua morte.
Il documentario è realizzato con il contributo della Regione Campania ed il supporto del DiARC della Federico II.
Per info: fucinaumanisticadigitale@gmail.com
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