#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 1 Febbraio 2025 - 19:19
14.5 C
Napoli

Contrabbando di alcol e olio: 12 misure cautelari. Il video

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Nelle prime ore della mattinata odierna, i militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e gli Ispettori dellโ€™Ispettorato Centrale della tutela della qualitร  e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero del1โ€™Agricoltura, diretti dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno dato esecuzione ad unโ€™ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali.

PUBBLICITA

Tale ordinanza รจ stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord, nei confronti di 12 soggetti (3 dei quali colpiti dalla custodia cautelare in carcere e 9 dalla misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziati, in associazione tra loro, dei reati di adulterazione e contrabbando di prodotti alcolici, sottrazione allโ€™accertamento ed al pagamento dellโ€™accisa sullโ€™alcool e sulle bevande alcoliche, frode in commercio, ricettazione, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, contraffazione di marchi, segni distintivi e valori di bollo.

Lโ€™attivitร  di indagine ha consentito di far emergere gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sussistenza di un sodalizio criminale strutturato e con ramificazioni anche al di fuori della regione Campania, formato da soggetti pluripregiudicati che interagivano tra loro mediante un ben collaudato modus operandi.

In particolare, attraverso il minuzioso lavoro degli investigatori diretti dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, รจ stato possibile accertare come lโ€™associazione per delinquere, attiva tra le province di Napoli e Salerno, anche sfruttando il contesto emergenziale connesso alla pandemia da Covid19, si sia procacciata ingenti quantitativi di alcool denaturato di illecita provenienza estera, mediante la predisposizione di documenti di trasporto falsi e lโ€™utilizzo di societร  fittiziamente intestate a terzi, al fine di introdurre nel territorio dello Stato, in regime di contrabbando, un prodotto in apparenza destinato alla
sanificazione.

Lโ€™alcool denaturato di provenienza illecita veniva poi impiegato per la realizzazione di bevande alcoliche contraffatte ed adulterate, che venivano realizzate allโ€™interno di opifici clandestini (ubicati in Santโ€™Antimo, Sarno e Pagani) presso cui avveniva anche la materiale contraffazione del prodotto, attraverso lโ€™utilizzo di materiale falsificato utile allโ€™imbottigliamento (segni distintivi, tappi ed etichette).

Le bevande contraffatte ed adulterate dallโ€™associazione venivano, poi, immesse in commercio in evasione dellโ€™IVA e dellโ€™accisa sui prodotti alcolici, attraverso attivitร  di vendita realizzate in favore di cantine, distillerie, grossisti e rivenditori al dettaglio siti in Campania, Puglia e Calabria.

Le analisi chimiche eseguite dai laboratori dellโ€™ICQRF sulle bottiglie sottoposte a sequestro hanno permesso di rilevare un titolo alcolometrico diverso da quello riportato nelle etichette apposte sui prodotti, oltre a far emergere lโ€™aggiunta di materie prime non idonee al consumo umano e pericolose per la salute, riconducibili ad un mercato occulto e parallelo.

Le sostanze nocive riscontrate allโ€™interno delle bevande commercializzate dallโ€™associazione (alcool isopropilico e metiletilchetone) sono tipiche, infatti, della composizione dellโ€™alcool destinato alla produzione di disinfettanti chimici, sicchรฉ si tratta di sostanze non utilizzabili nel ciclo produttivo dei prodotti alimentari.

In un caso, la manipolazione dei vini spumanti e degli alcolici sequestrati รจ avvenuta rimuovendo i sigilli apposti ad una cisterna sequestrata in precedenza dallโ€™Autoritร  Giudiziaria, sottraendo lโ€™alcool ivi contenuto e sostituendolo con quello denaturato fornito dagli associati, avente requisiti fisici ed organolettici non idonei allo scopo commerciale.

Lโ€™articolata attivitร  investigativa ha evidenziato, inoltre, la contraffazione dei contrassegni di stato che devono essere apposti per legge sui prodotti alcolici, in quanto i tagliandi utilizzati dallโ€™associazione venivano materialmente contraffatti da una stamperia gestita da un coindagato, il quale si occupava di realizzare contrassegni che recavano plurime difformitร  rispetto a quelli originali, come accertato dalle perizie redatte dal personale appartenente allโ€™Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.

Gli esiti delle indagini hanno fatto emergere non solo la produzione di bevande contraffatte contenenti alcool lavorato con materie pericolose per la salute umana, ma anche attivitร  illecite di falsificazione di bottiglie di champagne apparentemente recanti nomi di noti marchi internazionali; bottiglie che, pur esponendo abusivamente il marchio DOP, in realtร  contenevano solo vino spumante โ€œgenericoโ€, e recavano etichette prive delle indicazioni prescritte dalla normativa europea di settore.

In alcuni casi, peraltro, le bottiglie immesse in commercio dagli associati costituivano provento di furto, come certificato dalle case madri produttrici delle bevande alcoliche rinvenute nella disponibilitร  dellโ€™associazione.

Le attivitร  di perquisizione e sequestro eseguite nel corso dellโ€™indagine hanno consentito di riscontrare, altresรฌ, la realizzazione e lโ€™immissione in commercio di olio dโ€™oliva non genuino e non conforme agli standard tipici di tale alimento.

In particolare, gli accertamenti tecnici sul contenuto delle bottiglie rinvenute allโ€™interno dei locali nella disponibilitร  degli indagati hanno dimostrato che, a dispetto della dicitura โ€œolio dโ€™olivaโ€, esse contenevano in realtร  olio di semi.

La falsitร  di tale alimento non atteneva solo alla natura ed allโ€™origine, ma anche al confezionamento del prodotto, poichรฉ lโ€™olio di semi era inserito in bottiglie apparentemente identiche a quelle prodotte e commercializzate dalle rispettive case madri, sulle quali erano anche apposte etichette false.

Oltre alla dubbia qualitร  delle materie prime impiegate, sia per proprietร  organolettiche che per ignota provenienza, lโ€™utilizzo di etichettature con la mendace indicazione โ€œmade in Italyโ€ e la falsa indicazione di origine delle merci impedivano al consumatore, al momento dellโ€™acquisto, di ricevere le necessarie informazioni sulla esatta provenienza e composizione dei prodotti.

Il sodalizio oggetto dโ€™indagine ha, inoltre, provocato un ingente danno al tessuto imprenditoriale lecito ed allโ€™erario, in quanto lโ€™acquisto di alcool in regime di contrabbando e lโ€™assenza di costi relativi ai controlli di qualitร  consentiva di praticare prezzi di vendita illecitamente concorrenziali, in ragione de1lโ€™evasione dellโ€™accisa conseguente allโ€™utilizzo di alcool non gravato da tale imposta, stante la formale denominazione di alcool denaturato funzionale alla sanificazione.

Su queste basi, oltre alle misure cautelari personali, รจ stato disposto nei confronti degli indagati il sequestro preventivo delle imposte evase, quantificate in circa 250.000 euro.
Sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro un liquorificio di Giugliano in Campania, una tipografia di Cava deโ€™ Tirreni, una casa vinicola di Pagani e tre opifici clandestini siti in Santโ€™Antimo, Sarno e Pagani , per un valore stimato di oltre 10 milioni di euro.

In precedenza, nel corso delle indagini, erano state sottoposte a sequestro, tra lโ€™altro, circa 22.000 bottiglie di bevande alcoliche varie, 650 bottiglie di champagne contraffatto, 900 bottiglie di olio recanti segni distintivi falsi, 800 bottiglie di liquore e di grappa risultate oggetto di furto e oltre 300.000 contrassegni di stato contraffatti, nonchรฉ punzoni e clichรฉ necessari per la produzione di etichette tipiche di champagne e distillati di pregio, prodotti da note marche nazionali ed internazionali.

Lโ€™operazione odierna si pone in continuitร  con una precedente indagine diretta da questโ€™Ufficio di Procura, sfociata la scorsa settimana nel riconoscimento giudiziale di unโ€™associazione a delinquere dedita al contrabbando di alcool, nonchรฉ alla consumazione di reati di bancarotta fraudolenta e di altre fattispecie di reati criminalitร  economica.

In particolare, allโ€™esito della corposa ma celere fase dibattimentale, il Tribunale di Napoli Nord ha condannato in primo grado numerosi imputati per i reati finanziari oggetto di contestazione, con irrogazione di pene a carico dei promotori dellโ€™associazione comprese tra 7 anni e 6 mesi e 9 anni di reclusione.

A testimonianza concreta, dunque, ancora una volta, dellโ€™efficace collaborazione sinergica tra le Istituzioni dello Stato per la tutela degli interessi erariali, dellโ€™imprenditoria sana e dei diritti (in primis quello alla salute) dei consumatori.


Articolo pubblicato il giorno 16 Marzo 2023 - 08:06


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

facebook

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache รจ in caricamento