Casavatore. Celebrata la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con don Maurizio Patriciello.
L’amministrazione comunale ha celebrato, con la presenza di don Maurizio Patriciello, la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.
Il raduno dei partecipanti è avvenuto presso la sede dell’istituto comprensivo “De Curtis” di via Meucci, dove, presso “l’albero di Dario”, posto in ricordo della vittima innocente di camorra, Dario Scherillo, il sindaco Luigi Maglione e Pasquale Scherillo, fratello del giovane concittadino, hanno apposto una coccarda tricolore.
Partendo dal quartiere Acacie, è seguita la “marcia della legalità”, che si è snodata per le strade cittadine e alla quale hanno partecipato autorità civili, militari, religiose, esponenti della società civile e dell’associazionismo, nonché una delegazione di studenti delle scuole cittadine. Dinanzi al corteo, lo striscione riportante la frase di Peppino Impastato:“La mafia uccide, il silenzio pure”.
Durante il percorso, sono stati eseguiti inni di speranza e di libertà. Il corteo ha raggiunto, poi, la villa comunale di via Giambattista Vico, che la giunta ha deciso di intitolare alla memoria del giovane siciliano Giuseppe Di Matteo, vittima di mafia, avviando la procedura presso la Prefettura di Napoli
.All’interno dell’area a verde è stata quindi piantumata la “quercia della legalità”, sulla quale è stata collocata una targa-ricordo riportante la frase di Peppino Impastato usata come slogan di apertura della manifestazione.
La celebrazione è proseguita con la benedizione dell’arbusto, la lettura dell’elenco dei nomi delle vittime innocenti della camorra, interventi del sindaco Maglione e dell’assessore Picaro, dei deputati regionali Ciarambino e Manfredi.
Presenti alla manifestazione anche i giornalisti anticamorra Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco, che vivono sotto scorta e tutela e i consiglieri di maggioranza Vincenzo Acunzo, Tommaso D’Auria, Giuseppe De Rosa, Fabio Machiella e Alessandro Sorrentino
.Al termine, don Patricello, cui è stata donata una pergamena riproducente la deliberazione di intitolazione della struttura, ha risposto alle domande di alcuni studenti, invitandoli a “non chinare il capo dinanzi ai soprusi” e “a cominciare un percorso di legalità partendo dalle piccole cose”.
La “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia” che si celebra ogni anno in concomitanza con il primo giorno di primavera, è stata promossa dall’assessorato alla Cultura del municipio e si pone lo scopo di “non dimenticare le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere, per farli rivivere ancora e per non farli morire mai”.
Carlo Strazzullo
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