Un drone che avrebbe consegnato 6 smartphone, 4 microtelefonini e un grosso quantitativo di stupefacenti. Questo il ritrovamento del personale di Polizia penitenziaria al carcere di Benevento, durante una perquisizione straordinaria.
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Un’operazione studiata nei minimi dettagli e che si era già ripetuta altre volte, prima dell’intervento degli agenti.
Per il segretario regionale Campania AS.P.Pe confederata CON.SI.Pe Castaldo Luigi, nonostante l’inasprimento delle pene, il business previsto dalla criminalità non ha remore, mentre per qualcuno la presenza di droni è un miraggio.
Per il segretario generale AS.P.Pe confederata CON.SI.Pe Claudio Marcangeli, mentre qualcuno si preoccupa di dignità dei ristretti, di trattamento, di torture e di come ampliare i benefici per la popolazione detenuta, la criminalità non perde tempo ed investe in tecnologia per i propri fini illeciti in barba ad un sistema penitenziario che fa acqua da tutte le parti.
Per i due sindacalisti AS.P.PE, urge un efficace e lungimirante piano organizzativo del sistema penitenziario che metta in primo piano il “benessere del Personale di Polizia Penitenziaria”.
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