Un patrimonio immenso quello di Stabiae che abbraccia reperti e testimonianze uniche delle ville di età romana ubicate sul pianoro di Varano a Castellammare – oggi custoditi presso il Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – da valorizzare far conoscere e fruire sempre di più, al fine di evidenziare l’eccezionale valore storico e culturale di questi territori, la loro origine e storia.
È su queste basi che si fonda l’Accordo Quadro tra il Parco archeologico di Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – che raccoglie i reperti rinvenuti durante gli scavi di età borbonica – attraverso il quale si intende dar vita a progetti dedicati alla conoscenza e valorizzazione di questo patrimonio.
Non solo attività di divulgazione, quali organizzazione di convegni, seminari e pubblicazioni, ma anche ricerca sui materiali e i loro contesti di provenienza e la creazione di un catalogo digitale dei reperti stabiani finalizzato ad una fruizione partecipata e digitale.
E soprattutto si partirà nell’immediato con il prestito di diverse opere che andranno ad arricchire il percorso espositivo del Museo Libero D’Orsi in fase di ampliamento, a cui seguiranno, secondo pianificazioni programmate nel tempo, mostre e percorsi culturali incrociati.
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