Cardito. Se quei vetri blindati non avessero retto avrebbero potuto uccidere anche dei bambini. Secondo quanto si apprende, infatti, nell’abitazione presa di mira con un ariete e a colpi di di Ak47 e pistola, lo scorso 5 marzo a Cardito, in provincia di Napoli, abitano la figlia di Francesco Ullero, esponente di spicco della criminalità organizzata locale (recentemente scarcerato), il marito della donna e i loro figli minorenni.
Francesco Ullero invece non c’era. Ad entrare in azione sarebbe stato un gruppo criminale emergente, composto da nuove e giovani leve pronte a tutto. La pericolosità di questa organizzazione malavitosa ha spinto la Direzione Distrettuale Antimafia e la Squadra Mobile di Napoli a emettere d’urgenza un provvedimento di fermo che riguarda, appunto, uno dei suoi componenti. L’organizzazione camorristica è in lotta con l’obiettivo di scalzare la vecchia guardia.
Napoli. "Sono mesi che abbiamo chiesto un tavolo con le istituzioni per affrontare i problemi… Leggi tutto
Alla vigilia della partita tra Napoli e Roma, Antonio Conte ha fatto il punto sulle… Leggi tutto
Scafati. La Guardia di Finanza di Salerno ha intensificato i controlli a tutela del settore… Leggi tutto
Il Comune di Napoli ha conquistato il terzo premio all'Urban Award per le sue iniziative… Leggi tutto
Alla vigilia della sfida tra Napoli e Roma, il tecnico giallorosso Claudio Ranieri ha analizzato… Leggi tutto
Orta di Atella è stata scossa da una clamorosa scoperta: un'operazione dei carabinieri ha portato… Leggi tutto