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Bimbo con grave malformazione salvato al Santobono

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E’ stato operato con successo al Santobono di Napoli, Mouhamadou, un bambino senegalese di 3 anni che dalla nascita era stato sottoposto nel suo Paese a numerosi interventi chirurgici di correzione dell’ipospadia, una malformazione congenita che origina durante la vita fetale ed è caratterizzata dallo sviluppo anomalo dell’ultima porzione di condotto uretrale.

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Il piccolo paziente, in seguito alle operazioni che non si sono rivelate risolutive, ha riportato severi disturbi che richiedevano un delicato intervento di revisione chirurgica. La onlus Emergenza Sorrisi si è occupata del suo caso: il piccolo è arrivato così in Italia ed è stato operato presso l’Unità di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni Pediatrico della azienda Santobono Pausilipon di Napoli diretta dal dottore Marcello Zamparelli che è stato coadiuvato da Fabio dell’Otto, chirurgo pediatrico.

Per la scarsità di tessuto locale, sacrificato nei precedenti interventi eseguiti in Senegal, è stato necessario prelevare anche una porzione di mucosa per la ricostruzione dell’uretra, che sarà completata, come si augurano i medici, entro circa tre mesi.

Il decorso postoperatorio è regolare, Mouhamadou sta bene e resterà ancora in Italia per controlli postoperatori e per completare la complessa ricostruzione dell’uretra. Terminato l’intervento il piccolo potrà condurre finalmente una vita migliore e tornare in Senegal dove conoscerà il suo fratellino che nascerà ad agosto.

L’intervento, sottolinea la onlus, è stato possibile grazie al direttore generale Rodolfo Conenna e al direttore sanitario Vincenzo Giordano, che hanno dimostrato grande sensibilità e disponibilità verso l’iniziativa umanitaria. Spiega Fabio Massimo Abenavoli, chirurgi maxillo-facciale e presidente di Emergenza Sorrisi.

“Durante le nostre missioni in diversi Paesi del mondo, incontriamo spesso pazienti che non possono essere operati in loco e crediamo sia molto importante in questi casi muoversi in sinergia con altre realtà e creare delle reti di solidarietà che permettano di curare questi bambini e fare interventi delicati e complessi come quello subito a Napoli da Mouhamadou”. 


Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2023 - 18:20


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