Proiezioni alle 19 e alle 21. In sala gli attori Benjamin Israel e Monica Carletti, la sceneggiatrice Alessia Rotondo e l’assessore Luca Trapanese.
Il ricordo di Minà con gli interventi di Andrea Mazzucchi e Gennaro Carotenuto.
Questa settimana AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale raddoppia e porta nella storica sala napoletana due film estremamente originali che uniscono e confondono i linguaggi del reale e della finzione. La rassegna di documentari curata da Arci Movie prosegue con un doppio speciale appuntamento per venerdì 31 marzo nel Cinema Astra di Napoli. Alle ore 19 si proietta Atlantide di Yuri Ancarani (Italia-Francia, 2021 – 104’) e alle 21 La timidezza delle chiome di Valentina Bertani (Italia-Israele, 2022 – 96’), alla presenza del protagonista Benjamin Israel con la madre Monica Carletti, della sceneggiatrice Alessia Rotondo, arriva anche l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese con la cui collaborazione è stato costruito l’evento. Una serata altrettanto speciale che prima della proiezione delle 21 prevede anche un omaggio al giornalista Gianni Minà con un video celebrativo e il ricordo di Andrea Mazzucchi, delegato alla Cultura del Sindaco di Napoli, e di Gennaro Carotenuto, docente di storia contemporanea e collaboratore della rivista “Latinoamerica” che ha visto Minà come direttore editoriale.
Proprio La timidezza delle chiome è stata una delle opere rivelazione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato presentato nella sezione “Notti Veneziane” delle Giornate degli Autori, vincendo poi il Nastro d’Argento Speciale dedicato a Valentina Pedicini e rientrando nella shortlist di documentari candidati ai prossimi David di Donatello.
Quando la scuola finisce e comincia l’età adulta Benjamin e Joshua Israel, due gemelli omozigoti di origine ebraica, iniziano a sentirsi oppressi. Mentre amici e compagni di classe pianificano una nuova vita, loro non riescono a immaginare il futuro. Avere vent’anni e un naturale carisma unito a una buona dose di spavalderia non basta se hai una disabilità intellettiva e il mondo in cui vivi non sembra essere fatto per accoglierti. Sentendosi esclusi, Benjamin e Joshua si confrontano con i limiti imposti dagli altri senza avere paura di sbatterci contro. Joshua desidera fare sesso per la prima volta, mentre Benjamin insegue l’utopia di un amore. Anche se i due entrano spesso in conflitto il loro legame è impossibile da sciogliere. Impareranno presto che crescere significa dare spazio all’altro senza fargli ombra.
Il film vede protagonisti Benjamin Israel, Joshua Israel, Sergio Israel, Monica Carletti, Michela Scaramuzza. “Credo sia un’esperienza unica per lo spettatore quella di poter osservare da un punto di vista inedito un modo di vivere poco rappresentato negli audiovisivi: quello di due adolescenti con disabilità intellettiva. Quella tra cinema di finzione e cinema documentario è una soglia, ed è proprio lavorando su questo confine labile che ho concepito il film: ho insegnato a Benjamin e Joshua a non percepire la macchina da presa, relazionandosi tra loro e con gli altri in modo naturale, senza condizionamenti dovuti alla presenza della troupe. Ho seguito i gemelli dal giorno del loro esame di maturità al momento in cui sono usciti dal percorso della scuola e si sono ritrovati adulti in una società abilista, accompagnandoli anche nelle fughe alla ricerca della propria identità e indipendenza dalla famiglia” (note di regia).
Atlantide, presentato nel 221 nella sezione “Orizzonti” alla Biennale di Venezia, racconta, invece, l’avventura di Daniele, giovane di Sant’Erasmo, isola della laguna di Venezia. Vive di espedienti, emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei che godono di un’intensa vita di svago che si esprime nella religione del barchino: motori sempre più potenti che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record. Il degrado che intacca le relazioni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico.
Il documentario è stato candidato come miglior documentario ai Premi David di Donatello. È stato protagonista dei maggiori festival al mondo fino ad essere proiettato al Museum of Modern Art di New York e presso l’Hammer Museum di Los Angeles. Vede protagonisti Daniele Barison, Maila Dabalà, Bianka Berenyi e Alberto Tedesco. “Atlantide è un film nato senza sceneggiatura. I dialoghi sono rubati dalla vita reale, e la storia si è sviluppata in divenire durante un’osservazione di circa quattro anni, seguendo la vita dei ragazzi. Il desiderio di vivere così da vicino le loro vite, dentro i loro barchini, ha reso possibile tutto il resto: Il film si è lentamente costruito da solo.” (note di regia).
AstraDoc andrà avanti fino a maggio con film e ospiti prestigiosi. La settimana di Pasqua la rassegna si anticipa a mercoledì 5 aprile con un’altra serata doppia, realizzata in collaborazione con UCCA, incentrata sui regimi totalitari: alle 19 la riflessione storica sul fascismo di “Marcia su Roma” di Mark Cousins (Italia, 2022 – 97’), visto all’ultima Mostra del cinema di Venezia, e alle 21 il grido di libertà delle donne iraniane di “Be My Voice” di Nahid Person (Svezia, 2021 – 90’) sulla storia della giornalista Masih Alinejad e del suo impegno per dar voce alla battaglia contro la dittatura. Si prosegue venerdì 14 aprile alle ore 20.30 con “Il posto” di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese (Italia/Francia, 2022 – 75’) che verranno all’Astra a presentare il loro documentario, un’opera dal grande riscontro internazionale, in corsa anch’essa per il David, che, partendo da Cava de Tirreni, racconta lo spostamento di una moltitudine di infermieri per cercare fortuna nel Nord attraverso i concorsi pubblici. Si finisce questa seconda parte di rassegna venerdì 21 aprile alle 20.30 con la proiezione speciale di “Svegliami a mezzanotte” di Francesco Patierno (Italia, 2022 – 71’), che incontrerà il pubblico per presentare il suo originale ed emozionante film tratto dalla storia della scrittrice e giornalista Fuani Marino, raccontata nell’omonimo libro autobiografico edito da Einaudi. Prossimamente saranno annunciate le altre serate.
“AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale” è la rassegna dedicata al cinema documentario curata da Arci Movie Napoli con Parallelo 41 Produzioni, Università di Napoli Federico II e COINOR con il patrocinio del Comune di Napoli. Biglietto 4 euro, ridotto soci Arci 3.5 euro. Per info Arci Movie: 0815967493, info@arcimovie.it, http://www.arcimovie.it, WhatsApp 3346895990.
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