Si è concluso nei giorni scorsi il procedimento disciplinare a carico dei dipendenti dell’Asl Napoli 1 Centro coinvolti e condannati nell’ambito dell’indagine nota alle cronache come “I furbetti del cartellino”.
Così come le condanne emesse in primo grado dal tribunale di Napoli, prima sezione penale (in data 2 dicembre 2022), le sanzioni disciplinari comminate nei giorni scorsi riguardano i 33 dipendenti condannati, per i quali sono state definite sospensioni senza diritto alla retribuzione, mentre per i 49 assolti sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare la sussistenza di eventuali responsabilità sotto il profilo disciplinare ovvero per iniziative funzionali a conseguire il danno non patrimoniale.
Ne dà notizia l’Asl Napoli 1 Centro. Nel complesso, le sospensioni – che avranno decorrenza dal 1 aprile 2023 e non risparmiano il personale ormai in quiescenza (al fine di regolarizzare la posizione giuridico-economica anche in merito al recupero del danno non patrimoniale) – ammontano a un totale di 101 mesi, di cui 71 per il personale allo stato ancora in servizio.
Sono invece due i dipendenti licenziati: un Oss che risulta in quiescenza; un infermiere che risulta già licenziato per altro procedimento disciplinare relativo al noto procedimento penale “stipendi gonfiati”.
“Si definisce finalmente un capitolo molto doloroso della storia di questa azienda – dice il direttore generale dell’Asl Ciro Verdoliva -, un capitolo che ha macchiato per lungo tempo l’immagine di tutti. Anche di quella parte di dipendenti, che sono la grande maggioranza, che dedica alla Asl Napoli 1 Centro la propria vita con professionalità e abnegazione.
È proprio a questi dipendenti che abbiamo voluto dare un messaggio forte e rispettoso dei loro sani comportamenti sanzionando in modo deciso, invece, chi ha commesso quei crimini”.
“Il primo grado del processo penale – ricorda l’Asl – si era concluso con 49 assoluzioni e 33 condanne. Nato dall’indagine che negli anni a cavallo tra il 2014 e il 2015, vide coinvolti 82 dipendenti del presidio ospedaliero Santa Maria di Loreto (Loreto Mare).
Sin da subito, appena ricevuta notifica dell’ordinanza di misure cautelari (nel 2017), la direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro aveva provveduto ad attivare i relativi procedimenti disciplinari. Le misure erano poi state sospese in attesa degli sviluppi del procedimento penale.
Preso atto dell’esito del procedimento penale, il procedimento disciplinare è ripartito a gennaio 2023 e concluso con la comunicazione delle sanzioni trasmesse questa mattina ai diretti interessati”.
Si evidenzia che “delle 20 sanzioni comminate ai dipendenti attualmente in servizio 18 sono state definite con accettazione della sanzione”. L’azienda “dopo aver denunciato alle autorità competenti le condotte criminose, ha già reintegrato il danno all’erario provocato dai dipendenti infedeli, provvedendo al recupero del danno patrimoniale subito e, allo stato, sono in corso le iniziative funzionali a conseguire il danno non patrimoniale consistente nel pregiudizio all’immagine e nel documento reputazionale subiti nell’ambito del sistema sanitario nazionale”.
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