Oltre 8.000 bottiglie di vodka contraffatta di due aziende produttrici sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Treviso sul territorio nazionale.
Il sequestro principale è avvenuto nel Trevigiano, dove le Fiamme Gialle hanno accertato che gli alcolici erano stati venduti anche ad altri operatori economici nelle province di Vicenza, Cremona, Pesaro, Napoli, Salerno, Campobasso, Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Palermo, dove sono stati effettuati altri controlli.
Attraverso una serie di perquisizioni nelle province di Milano, Torino e Roma, i finanzieri hanno poi tracciato la vendita di altre 21.466 bottiglie di vodka a numerosi commercianti italiani, nei confronti dei quali sono ancora in corso approfondimenti, per un giro d’affari complessivo stimato in oltre un milione di euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso, riguardano i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, e sono scaturite da una segnalazione dell’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (Olaf), pervenuta tramite il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, punto di snodo dei rapporti di cooperazione internazionale del Corpo, e con la collaborazione degli uffici legali delle due aziende produttrici, vittime della contraffazione.
La vodka contraffatta è risultata prodotta in Georgia e venduta da un’azienda rumena ad alcuni importatori con sede a Milano e Torino, che l’hanno introdotta in Italia tramite un deposito fiscale olandese.
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