foto di repertorio
Sono state tutte annullate, dai Tribunale del Riesame di Napoli (ottava sezione, presidente Vito Maria Giorgio Purcaro), le misure cautelari emesse nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta truffa dei bonus cultura “18App”.
Lo scorso 7 febbraio il gip ha emesso nei confronti dei nove indagati, tra cui figurano i titolari di una libreria di Ercolano (Napoli), tre arresti in carcere, tre arresti ai domiciliari, e quattro obblighi di dimora. Contestualmente la Guardia di Finanza aveva anche sottoposto a sequestro diversi beni riconducibili agli indagati. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Maurizio Capozzo e Bruno La Rosa, ha chiesto ai giudici la rivalutazione sotto il profilo amministrativo e non penale delle condotte contestate dagli inquirenti ai nove indagati.
Le motivazioni della sentenza saranno rese note prossimamente. Secondo gli investigatori tutte le persone coinvolte nell’indagine avrebbero illecitamente monetizzato i bonus cultura procurando un danno economico al Mibact quantizzato in oltre 2.850.000 euro.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, che ieri ha annullato tutte le misure cautelari emesse nei confronti dei nove indagati ritenuti coinvolti nella cosiddetta “truffa del bonus cultura”, ha anche annullato il decreto di sequestro per equivalente dei beni, mobili e immobili, per 2,85 milioni di euro, che, quindi sono stati tutti restituiti ai proprietari.
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