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Truffa anziana a Roma, misura cautelare per due napoletani

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Misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria: e’ quanto disposto dal gip di Roma nei confronti di due persone gravemente indiziate di truffa aggravata.

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I fatti risalgono al 24 gennaio scorso quando – proprio nell’ambito di un servizio dedicato al contrasto del fenomeno delle truffe agli anziani – una pattuglia della Polizia di Stato della quinta sezione della Squadra Mobile, posizionata nei pressi del casello autostradale Roma Est, aveva notato transitare, in direzione Napoli, una Fiat Panda.

I primi accertamenti avevano consentito di verificare che a bordo dell’auto – intestata a una società di noleggio con sede a Napoli – in passato erano stati identificati soggetti con precedenti di polizia.

Gli agenti, quindi, avevano deciso di fermare l’autovettura per un controllo e il conducente, probabilmente accortosi di essere seguito, dopo aver rallentato la marcia si era fermato sulla corsia di emergenza, mentre il passeggero aveva lanciato dal finestrino un telefono cellulare e poi un involucro che, poi recuperato, conteneva oggetti in oro.

I due sono stati identificati e sono risultati di origine campana, rispettivamente di 23 e 20 anni. All’interno del veicolo, gli agenti hanno rinvenuto oggetti in argento e una carta Banco Posta, e hanno sequestrato una somma pari a 700 euro e 2 telefoni cellulari.

Le successive indagini hanno consentito di risalire alla proprietaria degli oggetti rinvenuti, un’anziana signora vittima di truffa, la quale, rintracciata, ha raccontato che, quello stesso giorno, un uomo le aveva telefonato presentandosi come suo nipote, dicendole di essere all’ufficio postale per ritirare un pacco contenente dispositivi elettronici e che, per farlo, aveva bisogno urgentemente di soldi in prestito.

Mentre la donna era al telefono, a casa sua si era presentato un finto impiegato delle Poste per ritirare il contante. La vittima, dopo aver aperto la porta, ha fatto entrare il falso postino al quale ha consegnato 100 euro, una carta Banco Posta, e tutti gli oggetti in oro e argento che aveva in casa necessari – a dire di quest’ultimo – per pagare le spese legali del nipote.

L’uomo, quindi, si era allontanato dall’abitazione, non prima di fermarsi con il complice presso un ufficio postale dove avevano prelevato la somma di 600 euro utilizzando il Banco Posta della vittima. La procura di Roma ha chiesto e ottenuto dal gip la conferma della misura cautelare già applicata dopo la convalida dell’arresto da parte del tribunale di Tivoli, ovvero l’obbligo di presentazione alla pg.


Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2023 - 10:40


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