Sarebbe l’imprenditore ed ex patron del Novara Calcio Maurizio Rullo, 55enne di Locri, il “capo dell’associazione, nonché l’ideatore, il promotore e l’organizzatore” del gruppo che avrebbe acquistato ingenti quantitativi di rifiuti ferrosi “in nero” in Italia per poi rivenderli in fonderie simulando operazioni di recupero mai avvenute.
Traffico illecito di rifiuti, arrestato ex patron del Novara Calcio
E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda e dei Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Milano che su ordine del gip Massimo Baraldo ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone.
Tra queste, sei custodie in carcere, otto arresti domiciliari e quattro sottoposti all’obbligo di dimora presso il comune di residenza. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, autoriciclaggio, riciclaggio, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Rullo avrebbe acquistato il Novara Calcio 1908 con i proventi
Tra gli indagati finiti in carcere c’è Rullo. Il giro di affari ammonterebbe a quasi cento milioni di euro e le somme sarebbero transitate sui conti di società italiane ed estere (tedesche e ungheresi) per essere “ripulito” e reinvestito in ulteriori attività, come l’acquisto di quote del vecchio Novara Calcio.
Il sequestro delle quote societarie disposto dal gip Massimo Baraldo riguarda non il Novara Football club ma il Novara calcio 1908, dichiarata fallita nel gennaio 2022.
Secondo l’indagine del pm della Dda Francesco De Tommasi e i carabinieri la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica la vecchia società sarebbe stata acquistata con i proventi illeciti del traffico di rifiuti.
Articolo pubblicato il giorno 15 Febbraio 2023 - 12:10