La giornalista e conduttrice televisiva italiana Tiziana Ferrario sarà ospite nel pomeriggio di domani martedì 28 febbraio – con inizio ore 16 – dell’appuntamento al Teatro dei Piccoli di Napoli inserito nell’ambito di PRATICA MAESTRA, corso di aggiornamento docenti 2023 riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, a cura di Casa del Contemporaneo e le Nuvole con Agita Teatro, che prosegue fino ad aprile 2023 ed aperto a tutti gli interessati dagli studenti universitari agli educatori culturali agli operatori sociali.
“Non una kermesse, non un ciclo di seminari, ma momenti per creare situazioni di reazione allo stallo sia creativo che pedagogico. Oltre le differenze. Per una metodologia trasversale che passi per le arti performative” – dichiarano in una nota gli organizzatori Morena Pauro e Salvatore Guadagnuolo – “Pratica Maestra affronta il tema degli esempi di pedagogia alternativa attraverso attività artistiche e creative che rispecchiano un approccio diverso e che sono di modello educativo e creativo: incontri, dibattiti, momenti di spettacolo, ma soprattutto conoscenza e condivisione di pratiche esemplari sia pedagogiche che teatrali”.
CHI NASCE UOMO COMANDA, CHI NASCE DONNA OBBEDISCE questo il titolo dell’incontro del 28 febbraio in cui sarà presentato il libro “La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli” di Tiziana Ferrario cui seguirà la visione della performance teatrale “Primavera Senza Melograni” ideata e realizzata dai docenti delle scuole del Friuli-Venezia Giulia coordinati da Michela Vanni e Salvatore Guadagnuolo.
Il romanzo della Ferrario prende spunto dalla storia vera di Homaira, nipote di Re Zahir Shah, l’uomo che ha governato l’Afghanistan per quarant’anni, prima di essere spodestato con un colpo di stato. In un mondo sospeso tra la vita e la morte, la principessa si prende cura delle donne che bussano alla sua porta, mentre gli integralisti avanzano seminando odio e vendette. “Giornaliste, insegnanti, medici, sminatrici, ma anche sportive, poliziotte, giudici, musiciste, disegnatrici, appassionate di costume e moda disegnano il volto di una generazione che vuole mantenere vivo il ricordo di un tempo in cui l’Afghanistan era meta di viaggiatori e paradiso degli hippie, terra di cultura e tradizioni millenarie, dove le donne non venivano lapidate negli stadi”- riferisce la Ferrario in una nota – “Dovevo raccontare le loro storie, perché chi ancora non si è arresa non sia abbandonata e perché nessuno possa dire: io non sapevo”.
Anche nella performance teatrale “Primavera senza melograni” prendono corpo le aspirazioni, le speranze e le tragiche vicende delle donne afghane e il racconto-denuncia dei loro drammi trova conforto in un abbraccio collettivo, robusto e dolce perchè il pubblico possa partecipare empaticamente ad un dolore antico, ma purtroppo sempre attuale, di fronte al quale ci si sente troppo spesso impotenti.
Ingresso a pagamento (€15) su prenotazione a teatro@lenuvole.com. INFO 0812397299 e 0812395653 o sulle pagine social @teatrolenuvole e @teatrodeipiccoli.
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