Arrivano i primi provvedimenti eseguiti nell’ambito delle indagini sugli scontri tra ultras della Nocerina e del Brindisi avvenuti lo scorso 16 ottobre a Nocera (Salerno) in occasione dell’incontro di calcio disputato allo stadio San Francesco d’Assisi tra le due squadre militanti in Serie D.
Scontri tra tifosi di Nocerina e Brindisi, primi provvedimenti
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Agenti dei Commissariati di Nocera Inferiore e della Questura di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa nei confronti di 6 persone, 3 ultras della Nocerina e 3 del Brindisi, dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore che ha condiviso le contestazioni avanzate dal pm della Procura nocerina.
I 6 ultras sono indagati per rissa aggravata e possesso e utilizzo di oggetti contundenti e sono stati sottoposti, a vario titolo, alla misura dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione tutti i giorni della settimana alla polizia giudiziaria competente per territorio in relazione al luogo di residenza.
Sei misure cautelari, altri 18 ultras indagati
Altri 18 ultras risultano indagati per gli stessi reati, ma non sono stati raggiunti da misure cautelari perché incensurati o non gravati da precedenti specifici.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la carovana dei tifosi ospiti, a bordo di veicoli propri, dopo aver eluso i controlli predisposti per la loro scorta, ha percorso strade cittadine alternative all’itinerario programmato per la tifoseria ospite giungendo nel comune limitrofo di Nocera Superiore.
Contemporaneamente i tifosi nocerini, venuti a conoscenza che gli avversari si trovavano in zona, si sarebbero organizzati per muoversi in gruppo e intercettarli. Lo scontro tra le tifoserie contrapposte è avvenuto a pochi chilometri di distanza dall’impianto sportivo in una frazione di Nocera Superiore, lungo una strada utilizzata dai tifosi locali per raggiungere lo stadio.
Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2023 - 13:02