L’inchiesta del Qatargate presto potrebbe nuovamente allargarsi.
La commissione Giustizia dell’Eurocamera, facendo seguito alla richiesta degli inquirenti belgi e della presidenza del Parlamento Ue, ha dato via libera all’unanimità alla revoca dell’immunità per i due eurodeputati socialisti. Dopo il via libera della commissione, affinché cadano le due guarentigie, manca un ultimo tassello: il voto dell’Aula previsto per giovedì mattina alla mini-Plenaria di Bruxelles.
Un voto dall’esito scontato visto che sono stati Tarabella e Cozzolino a chiedere, in primis, di rinunciare all’immunità per rispondere alle domande dei magistrati. Per bruciare le tappe la commissione Giustizia ha lavorato a porte chiuse e in maniera spedita, chiudendo l’iter in tempo per la miniplenaria di questa settimana ed evitando così il rischio di dover aspettare sino alla prossima plenaria prevista per metà febbraio a Strasburgo.
“Siamo andati avanti rapidamente adottando all’unanimità la mia relazione. La giustizia ora può fare il suo lavoro” ha dichiarato l’eurodeputata delle Sinistre Manon Aubry, relatrice della richiesta. Giovedì dunque si capirà se le autorità belghe decideranno di usare la mano pesante anche sui due eurodeputati che, privi dell’immunità, se lo richiedesse il procuratore Michel Claise
, potrebbero finire in stato di fermo il giorno stesso.Difficile che Tarabella e Cozzolino siano presenti. Stando a fonti vicine al secondo, l’eurodeputato dovrebbe aspettare il risultato del voto nella sua abitazione a Napoli. Ad una lettura delle carte trapelate dalla commissione Giustizia dell’Eurocamera la posizione dei due sembra essere diversa.
Nel caso di Tarabella infatti gli interrogatori dell’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri e del suo assistente Francesco Giorgi evidenziano un passaggio di denaro mentre tali dichiarazioni non appaiono nei confronti di Cozzolino. Da giovedì, comunque, salvo colpi di scena, la palla passerà alla giustizia belga mentre l’Eurocamera continua ad interrogarsi sulle tante implicazioni del caso.
In una lettera indirizzata al commissario al Bilancio Johannes Hahn, la presidente della commissione Bilancio del Pe, Monika Hohlmeier ha chiesto chiarimenti su eventuali esborsi di fondi europei alle Ong Fight Impunity e No Peace without Justice, entrambe coinvolte, seppur con sfumature differenti, nell’inchiesta.
Nel frattempo a Milano, la Corte d’Appello ha deciso di rinviare al prossimo 9 febbraio l’udienza per decidere sulla consegna o meno al Belgio di Monica Rossana Bellini, la commercialista della famiglia di Antonio Panzeri arrestata lo scorso 18 gennaio sempre nell’ambito del Qatargate.
Un rinvio definito “istruttorio” perché i giudici chiederanno con un provvedimento formale ulteriori informazioni e documentazione sulla posizione della commercialista ai magistrati di Bruxelles.
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