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A Pomigliano cade la giunta Pd M5S

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Con le dimissioni di 13 consiglieri comunali finisce l’esperienza del sindaco di Pomigliano D’Arco, Gianluca Del Mastro.

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Il primo cittadino era stato eletto nel 2020 grazie ad una coalizione composta da partiti del centrosinistra tra cui il PD e il M5S. “Dopo oltre due anni dall’insediamento dell’amministrazione comunale è emersa con palese evidenza l’assoluta inadeguatezza alla risoluzione delle più disparate problematiche che riguardano i settori nevralgici della città” scrivono i consiglieri dimissionari in un documento.

“Detta situazione determina una irreversibile condizione di inefficienza ed inefficacia dell’azione amministrativa, tale da pregiudicare una adeguata erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza; in sintesi, si sono appalesate condizioni tali da far ritenere che il protrarsi dell’attuale gestione amministrativa finirebbe per procurare nocumento al Comune di Pomigliano d’Arco ed alla cittadinanza tutta” concludono.

Nel 2020 l’elezione di Del Mastro era stata sostenuta e poi festeggiata, tra gli altri, anche dall’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio, originario del comune in provincia di Napoli. Tra coloro che hanno fatto un passo indietro, c’e’ anche Edoardo Riccio, vicesindaco, assessore al Bilancio e segretario cittadino del Pd.

“La situazione di immobilismo e distanza dai bisogni della citta’ in cui versa l’amministrazione comunale impone scelte radicali, che antepongano i bisogni di Pomigliano agli interessi e ai posizionamenti dei singoli – dice Riccio – non e’ il tempo del compromesso, dell’attesa, del palazzo”. Tra le motivazioni che hanno portato alla caduta dell’Amministrazione c’e’ anche l’uscita di Di Maio dal M5S e la conseguente decisione dei consiglieri comunali a lui vicini di lasciare il gruppo pentastellato.

Un percorso che ha seguito in Regione Campania anche Valeria Ciarambino, che commenta cosi’ la crisi al Comune di Pomigliano: “Avevo sostenuto convintamente la coalizione guidata da Gianluca Del Mastro nel momento elettorale, ritenendo che la nostra Pomigliano avesse bisogno di aria fresca e nuova, di una classe politica capace di rimboccarsi le maniche con umilta’ ed impegno e mettersi al servizio di una comunita’ da troppo tempo delusa e inascoltata nei suoi bisogni, e di una citta’ straordinaria ridotta all’ombra di se stessa – sottolinea la vicepresidente del Consiglio regionale, ora nel Gruppo misto

Alla luce di quanto accaduto, non posso non esprimere profonda delusione e preoccupazione. Quando cade un’amministrazione comunale prima del termine naturale del suo mandato e’ una sconfitta per tutti, una sconfitta per la politica, ma soprattutto una sconfitta per la comunita’, che aveva riposto in quel progetto la sua speranza di cambiamento”.

Nella lettera inviata al segretario generale del Comune, al presidente del Consiglio comunale e, per conoscenza, al prefetto di Napoli, i firmatari denunciano che, “dopo oltre due anni dall’insediamento dell’amministrazione, e’ emersa con palese evidenza l’assoluta inadeguatezza alla risoluzione delle piu’ disparate problematiche che riguardano i settori nevralgici della città” e che questa situazione “determina una irreversibile condizione di inefficienza e inefficacia dell’azione amministrativa”.


Articolo pubblicato il giorno 17 Febbraio 2023 - 19:36


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