foto di repertorio
In una nota la segreteria Smi di Napoli lancia l’allarme: “L’Aumento dei carichi burocratici per i medici di medicina generale a Napoli e Provincia sta sottraendo tempo prezioso alla assistenza sanitaria”.
Negli ultimi giorni, comunicano dallo Smi di Napoli si registra un costante aumento dei carichi di lavoro amministrativi e burocratici a carico degli studi dei medici di medicina generale in tutta la Regione:
-Registrazione e compilazione dei piani terapeutici per patologia cardiovascolare FANV nota aifa 97(precedentemente effettuati solo dai cardiologi specialisti)
-Registrazione e compilazione dei piani terapeutici Nota Aifa 99 per farmaci apparato respiratorio BPCO (precedentemente effettuati solo dagli pneumologi specialist)
-Intera gestione del paziente diabetico sia per la prescrizione e rinnovo dei presidi che per i farmaci in nota 100 aifa (precedentemente effettuato solo dai centri diabetologici. Di fatto si è trasformato lo studio del mmg in un centro diabetologico vero e proprio.
-compilazione delle schede SVAMA e SVAMDI per patologie neuropsichiatriche (precedentemente effettuati dalle UOSM unità saluta mentale che da alcuni giorni non le effettuano più rinviando ai mmg pazienti critici e di difficile gestione per il mmg che non è psichiatra..
Si rappresenta, aggiungono dallo smi, che questi sono solo gli ultimi carichi burocratici che richiedono per la esecuzione una attenta visita in studio del paziente e valutazione dei parametri e delle analisi effettuate allungando le attese per tutti gli altri assistiti.
La mancata partenza della ricetta dematerializzata a carico degli oncologi e degli altri specialisti ,come annunciato, aggiunge carichi di lavoro non di competenza e crera disagi agli ammalati oncologici.
Persiste, inoltre, la omissione molto frequente da parte dei pronto soccorso e degli specialisti nella redazione ed esecuzione dei certificati di malattia su sitema ts come previsto dalle normative vigenti.
“Queste criticità aggiunte a tutte le precedenti già note riducono il tempo disponibile per la assistenza clinica ed aumentano i costi di gestione dello studio, questo è uno dei motivi per cui molti colleghi anche giovani lasciano la medicina generale in Campania per altre occupazioni professionali più dignitose per il professionista e più remunerative”.
Dallo Smi di Napoli concludono invitando Regione ed AA.SS.LL. a voler riorganizzare la gestione burocratico amministrativa dei piani terapeutici e per decongestionare gli studi dei medici di medicina generale che sono affollatissimi quotidianamente all’inverosimile.
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