Mattinata di proteste, davanti al carcere di Poggioreale, a Napoli, da parte dei sindacati di Polizia Penitenziaria che si sono presentati in forze per dare voce con bandiere e slogan alle loro rivendicazioni legate alle carenze di personale, alla sanitร carceraria e alla sicurezza negli istituti di pena.
Presenti, insieme con i rappresentanti regionali di Si.N.A.P.Pe (Gallo), UIL (De Benedictis) , USPP (Auricchio), CISL (Sorrentino), CGIL (Scocca e Tinto) e CNPP (Napoletano), anche il segretario generale aggiunto Luigi Vargas (Si.N.A.P.Pe.), Raimondo Inganni (segretario nazionale C.I.S.L.-F.N.S.) e Giuseppe Moretti (presidente dell’Uspp).
I rappresentanti regionali e nazionali dei sindacati presenti in piazza, dopo qualche ora, sono stati ricevuti dai dirigenti del Provveditorato amministrazione penitenziaria regionale.
“Stanno friggendo il pesce con l’acqua – fanno sapere i rappresentanti sindacali – le loro, finora, sono state solo dichiarazioni di intenti, peraltro molto generiche, ma soprattutto non รจ emersa la volontร di voler ripristinare le relazioni sindacali”.
I rappresentanti sindacali Vargas, Inganni e Moretti esiste e permane nelle carceri “una criticitร allarmante”.
“Non si deve dimenticare che i poliziotti penitenziari – hanno aggiunto – rappresentano lo Stato e se si indebolisce la figura degli agenti allora si indebolisce la figura dello Stato a vantaggio della criminalitร , cioรฉ di tifa per iol rafforzamento del potere dei detenuti a discapito della polizia penitenziaria”.
“A manifestare – hanno ribadito i segretari regionali – sei sigle sindacali, e questo รจ sintomatico. Il personale in servizio in Campania รจ allo stremo ed รจ per questo che lanciamo uin grido d’allarme. Manterremo lo stato di agitazione in attesa che le promesse si concretizzino”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2023 - 17:10