Ha attraccato nel porto di Napoli, la nave Ogn Sea-Eye4, con 106 migranti a bordo e due cadaveri.
A bordo del natante vi era anche un terzo migrante in gravi condizioni che è poi morto in ospedale: all’altezza dello Stretto di Messina è stata lanciata una richiesta di soccorso, l’uomo è stato trasportato in eliambulanza dalla nave all’ospedale di Messina, ma è deceduto poco dopo il ricovero.
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Ad attendere i migranti sulla banchina del porto, non solo personale dell’Asl Napoli 1, della Protezione civile regionale e delle forze dell’ordine, ma anche un gruppo di attivisti. La Sea-Eye4 era attesa intorno alle 7, ma le condizioni meteo sfavorevoli hanno rallentato l’arrivo nella città partenopea.
Si sta organizzando l’assistenza sanitaria per 23 persone, che saranno ricoverate. L’Asl Napoli 1 fa sapere che ci sono 20 ricoveri adulti previsti (ferite lacero-contuse, ustioni, diabete, traumi e altre patologie).
A tal proposito l’Asl ha allestito un reparto riservato all’ospedale del Mare di 20 posti letto: “Nel caso ci fossero specifiche necessità provvederemo ad individuare altre strutture” spiegano dall’azienda sanitaria. Due i ricoveri tra i minori che vanno all’ospedale Santobono. C’è anche una donna positiva al Covid gravida di 3 mesi accolta in isolamento al reparto di ostetricia dell’ospedale del Mare.
Sono ventidue i minori non accompagnati giunti a Napoli sulla nave Sea Eye 4, che dopo gli accertamenti clinici saranno ospitati nelle comunità messe a disposizione dal Comune in compartecipazione con la Prefettura.
“Napoli si è fatta trovare pronta all’accoglienza. Grazie agli assistenti sociali del Comune e ai mediatori psicologici della rete del terzo settore che da subito si sono resi disponibili partecipando fin dallo sbarco alle operazioni di accoglienza. Ho seguito con molta apprensione il viaggio della Sea Eye 4 – ha dichiarato l’assessore al Welfare Luca Trapanese – e ci siamo attivati immediatamente per l’accoglienza dei minori non accompagnati e la sepoltura delle salme, purtroppo tre, che ci avevano comunicato essere a bordo dell’imbarcazione.
In momenti come questi si toccano con mano l’assurdità della vita e le inaccettabili disuguaglianze sociali dell’epoca in cui viviamo. Come città e come Amministrazione faremo di tutto per accogliere al meglio questi nostri fratelli, non solo in questi primi drammatici e inenarrabili momenti di dolore”.
Dopo lo sbarco della nave ong Sea Eye arrivata a Napoli circa due ore fa l’Asl 1 ha predisposto una serie di azioni per l’accoglienza. Il luogo individuato è il Residence dell’ospedale del Mare: al 1° e 2° piano adulti e gruppi familiari; al 3° piano minori non accompagnati (22 minori), sono quelli che andranno alla struttura comunale che per ora – spiegano dall’Asl Napoli 1 – “non è pronta (forse lo sarà dopodomani)”. Il 4° piano è dedicato ai positivi.
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