La strage di Capaci? “Commemorazioni di ‘sta minchia”. A parlare è Matteo Messina Denaro.
Il vocale è stato registrato il 23 maggio 2022, nel trentennale dell’attentato lungo l’Autostrada Palermo-Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, oltre ad altri 23 feriti investiti dalla potenza di fuoco di una carica esplosiva che sventrò l’autostrada.
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In quel giorno dello scorso anno, il trentennale della strage, il boss si ritrova bloccato nel traffico e invia l’audio shock in una chat di gruppo: “Questo telefono non mi prende stamattina. E io qua, bloccato con le 4 gomme a terra, cioè non bucate, sull’asfalto, che non si muovono per le commemorazioni di ‘sta minchia”.
Il capo del mandamento di Castelvetrano, in passato pupillo di Totò Riina e all’epoca ancora latitante, è all’interno di un’auto che viaggia in autostrada in direzione Palermo all’altezza di Villagrazia di Carini, frazione del capoluogo siciliano nel territorio della Città metropolitana. In quel momento è bloccato nel traffico e scatta una foto che riprende la colonna di auto, mandando al gruppo anche un vocale in cui insulta il più famoso magistrato antimafia della storia d’Italia lamentandosi dei ritardi causati dalle commemorazioni per la strage di Capaci.
Nel vocale, diffuso dai carabinieri del Ros
dopo analisi sui telefoni sequestrati, si sente Messina Denaro parlare al gruppo di una persona, di cui non sa dove si trovi, con tono colloquiale. Tono che però cambia bruscamente e diventa duro e glaciale quando parla del giudice Falcone. Il boss di Cosa Nostra è stato condannato all’ergastolo in I grado come mandante della Strage di Capaci ed è in corso il processo di Appello a Caltanissetta.“Il 23 maggio del 2022, nel trentesimo anniversario della strage di Capaci, eravamo in piazza al Foro Italico e abbiamo fatto ritardare Matteo Messina Denaro. Ne siamo davvero orgogliosi!”. E’ quanto si legge sulla pagina facebook della Fondazione Falcone, in merito alla diffusione dell’audio di Messina Denaro.
“Eravamo in moltissimi – prosegue la Fondazione – Palermo bloccata dalle decine di migliaia di studenti e di cittadini, tutti uniti nel nome di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia. Nei messaggi alla sua amante, Matteo Messina Denaro era “imbestialito” perché era imprigionato nel traffico, mancando i suoi appuntamenti.
Continueremo a “bloccare” con grande gioia Palermo e altre città, faremo imbestialire altri mafiosi e ne saremo felici. Così come continueremo a chiedere la massima durezza contro i boss, ribadendo il valore del 41bis senza se e senza ma”.
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