Studenti, cittadini e associazioni si sono dati appuntamento stamattina in piazza Dante per un flash mob finalizzato al ripristino della Ztl in piazza Dante, luogo nevralgico per il traffico veicolare, attrattore di elevati tassi di inquinamento acustico e atmosferico, con lo slogan meno auto e più trasporto pubblico.
Nell’occasione sono stati presentati i dati sull’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana, con proposte sulle politiche necessarie a rispondere agli impegni di riduzione pensati per il 2030, nell’ambito della campagna itinerante Clean Cities organizzata da Legambiente. Napoli – hanno sottolineato i manifestanti – è ancora inquinata, come dimostrano i 36 giorni di sforamento dei limiti di legge per il Pm10 nel 2022 presso la centralina di Via Argine.
Dal 2011 al 2021 Napoli ha visto una riduzione solo del 2% delle concentrazioni di pm10 e del 4% di quelle del biossido di azoto. L’inquinamento atmosferico diminuisce, quindi, ancora troppo lentamente: di questo passo neanche nel 2030 si potrà sperare di rientrare nei nuovi valori limite che stanno per essere adottati dall’Europa.
Il pm10, con una media di 28 µg/m3 nel 2022 dovrà essere ridotto del 28% per rientrare nuovi target europei previsti al 2030, il PM2.5 del 40% ma soprattutto gli ossidi d’azoto (NO2) di ben il 47%.
“Con la campagna Clean Cities – commenta Paola Silvi, responsabile circolo Legambiente Parco Letterario Vesuvio – ritorniamo ad accendere i fari su uno dei luoghi simbolo negativo delle politiche sulla mobilità urbana: piazza Dante ovvero uno dei luoghi di maggiore traffico di Napoli, dove, di recente, è stata ulteriormente sospesa la ztl nonostante la volontà espressa da comitati civici e associazioni.
Dopo il lungomare, minacciato di riapertura alle auto, la sospensione a tempo indeterminato della ztl Dante ci preoccupa moltissimo perché, anche in questo caso, si torna indietro con scelte antistoriche e in controtendenza rispetto a quanto si è fatto e si sta facendo in altre città italiane ed europee.
E’ ora di scelte coraggiose! Alle istituzioni cittadine chiediamo provvedimenti adeguati e coerenti con una visione moderna e non autocentrica della città.
Diciamo no a nuovi devastanti parcheggi in piena città, e sì a parcheggi di interscambio esterni, chiediamo il ripristino della Ztl Dante e nuove aree pedinabili. piste ciclabili, strade scolastiche e Zone 30, più trasporto pubblico. linee di autobus gratuite, in un orizzonte di “Città a 15 minuti” dove a piedi si possano trovare servizi ed esercizi commerciali”.
A Napoli sono ancora troppe le auto in circolazione (59 auto/100 ab), basti pensare che in un confronto europeo tra città analoghe, dovremmo scendere sotto le 35 (come Parigi 25, Berlino 33, Londra 30).
Non brilla l’offerta di trasporto pubblico a Napoli: 7 volte meno Milano, molto meno di Genova, Cagliari o Bologna. Grazie a metro e tram, buona l’offerta di Tpl elettrico rinnovabile, già al 56%, con l’aiuto del governo e degli investimenti del Pnrr è prevista una implementazione di bus elettrici nei prossimi anni: ma siamo ancora lontano dal 100% elettrico entro il 2030.
Buona l’offerta di trasporto “rapido di massa” (ferroviario di massa sì, rapido e confortevole quasi mai) nella città di Napoli (34 stazioni, 600 treni al giorno), se si risolvessero le notevoli criticità e vetustà di alcune linee linee e materiale rotabile, se ripartisse la funicolare di Mergellina e se partisse la linea 6 per la tratta già realizzata.
Le tratte urbane di Circumflegrea e Cumana offrono un servizio scadente. Buona la nuova Metro, ma metà delle fermate e dei treni di Milano a parità di popolazione servita.
“Ancora tanto da fare per Napoli sul lato della mobilità sostenibile – commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – Si può fare meglio e di più per promuovere la mobilità ciclabile: appena 19 km di piste ciclabile per un milione di abitanti (3 milioni con l’area metropolitana) ed è preoccupante che la loro estensione non accenni a crescere anno dopo anno”.
Durante l’iniziativa è stato presentato anche il progetto Mob della Fondazione Unipolis, in partnership con Legambiente. L’iniziativa ha come obiettivo il coinvolgimento dei giovani tra i 16 e i 21 anni, che si sfideranno in un grande torneo nazionale dove vincerà chi si muoverà in modo sostenibile e saranno poi impegnati nella definizione di interventi per rendere la mobilità della propria città più sostenibile ed efficiente.
CleanCities è un viaggio in 17 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più sicura, più efficiente, meno inquinante. L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030.
Dopo Napoli la campagna itinerante di Legambiente andrà ad Avellino (16 febbraio) Roma (17 e 20 febbraio), Pescara (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Padova (22 febbraio), Perugia (23 e 24 febbraio), Trieste (25 febbraio), Palermo (25 febbraio), Catania (27 febbraio), Prato (27 e 28 febbraio) e Firenze (1 e 2 marzo).
Hanno aderito alla manifestazione di Piazza Dante: i Circoli di Napoli di Legambiente, WWF Napoli, FIAB Napoli Cicloverdi, Gente green, Green Italia, Green Polis, Rete sociale NO BOX, Comitato ZTL Dante, Comitato San Martino, Napoli Pedala, Cleanap, Greenpeace GL Napoli, Vas Napoli, N’Sea Yet, Associazione Parco Viviani, Associazione Parco Mascagna
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