I servizi infermieristici a domicilio sono sempre più richiesti e diffusi.
Spesso, però, si pone il problema di come reperire soggetti qualificati ed affidabili, di definire le loro mansioni in termini di competenza, nonché di conoscere i costi medi da affrontare per ricevere assistenza a casa.
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In questo articolo andremo ad analizzare ogni aspetto summenzionato, così da avere un quadro ampio e chiaro sull’argomento.
Come sempre accade allorché facciamo riferimento alle visite mediche a domicilio, anche per gli infermieri esistono due diverse strade da poter battere:
Secondo l’Art. 22 del dPCM 12 gennaio 2017, alle persone non autosufficienti o in condizioni di fragilità sono garantite le cure domiciliari, a seconda delle specifiche condizioni di salute.
La richiesta di tali cure domiciliari può essere effettuata da chiunque – medico di base, caregiver, parente, ecc. – direttamente presso gli uffici competenti della propria ASL di riferimento.
In genere, si distingue fra cure domiciliari di livello base (prelievi del sangue, medicazioni, esami diagnostici vari, ecc.) e fra PAI, un vero e proprio Progetto di Assistenza Individuale che va ad analizzare casi e pazienti complessi, stabilendo le cure da poter ottenere.
Sebbene sia prezioso un tale assist per la salute pubblica, dall’altra parte sappiamo bene quanto la burocrazia impegni, in termini di tempo e di pazienza.
Dalla richiesta alla messa in opera di un servizio domiciliare possono passare mesi, tanti mesi.
In più, è bene ricordare che a seconda del tipo di assistenza necessario e della durata, sono contemplati dei costi variabili da sostenere.
Diverso è il discorso dei servizi infermieristici a domicilio di tipo privato.
Qui i tempi sono molto più rapidi, perché la richiesta viene effettuata ed accettata in tempo praticamente reale, così che si possa subito intervenire, senza inutili attese o scartoffie da inoltrare.
Strutture fisiche o società che si occupano di assistenza medica e infermieristica domiciliare come http://www.sanigest.org consentono di prenotare un infermiere a domicilio scegliendo il giorno, la fascia oraria utile e addirittura la tipologia di intervento, così che il sistema abbini la specialità richiesta al professionista più indicato.
Generalmente, quando si sceglie la strada dell’assistenza medica privata, il preventivo del servizio richiesto è presentato in anticipo, rispetto alla prestazione.
E, di conseguenza, anche il pagamento lo è: una prassi molto utile, in quanto chi prenota il servizio può pagare direttamente, lasciando al paziente solo l’onere di ricevere la prestazione.
In genere, sia che si opti per il SSN o per l’assistenza privata, si può dire con grande certezza di avere a che fare con un professionista sanitario qualificato.
Diverso il discorso se ci si approccia all’infermiere “amico dell’amico” o comunque a chi svolge la libera professione.
Sebbene in passato diventare infermiere fosse molto più semplice, oggi la legge prevede che tale professionista sanitario sia laureato in Scienze Infermieristiche e che, per esercitare, sia iscritto all’Ordine Provinciale di categoria.
Per essere davvero certi che non si tratti di un abusivo, si può fare un controllo online direttamente sul sito della FNOPI, la Federazione Nazionale Ordine Provinciale Infermieri) e verificare l’iscrizione all’albo.
Trattandosi di un professionista sanitario con una formazione specializzata orizzontale, un infermiere a domicilio sarà in grado di svolgere numerose mansioni di ordine sanitario.
Fare un elenco completamente esaustivo può essere difficile, ma in linea generale può:
Oltre a queste mansioni, un infermiere a domicilio riesce anche ad intessere un rapporto di fiducia con il paziente, cosa che difficilmente si compie in altri contesti.
Di fatto, specie quando si tratta di anziani, disabili o invalidi, dunque di soggetti fragili, la possibilità di interagire con un professionista qualificato direttamente a casa propria può fare tanto, in termini di sicurezza psicologica.
Inoltre, questi è in grado di cogliere eventuali situazioni di rischio e/o tensione di altri familiari, nei confronti del paziente bisognoso di cure e proporre soluzioni utili e costruttive.
Come si evince, la figura dell’infermiere a domicilio non si limita alla mera assistenza medica, ma travalica tale ambito per gestire al meglio la situazione domestica, istruendo i familiari su come muoversi e comportarsi nei confronti del malato.
I costi dei servizi infermieristici a domicilio a Torino possono essere molto vari, a seconda di vari fattori.
Per prima cosa, va considerata la tipologia di intervento richiesta: un conto è un prelievo ematico, un altro una medicazione post operazione chirurgica o una stomia.
Poi, c’è da considerare l’urgenza dell’intervento, se pianificato nel normale orario diurno settimanale lavorativo oppure si tratta di un’emergenza notturna e/o festiva. Ciò può influire in termini di costi anche in maniera rilevante.
Altro parametro da considerare è la distanza da percorrere per arrivare a casa del paziente, ovvero se il suo domicilio è facilmente raggiungibile o si trova in zone disagevoli.
In alcuni casi, si possono anche ottenere sconti per ricevere un ciclo di servizi infermieristici a domicilio, ma non è detto che tutte le strutture abbiano questa opzione.
Più in generale, possiamo affermare che il costo minimo orario e/o ad intervento per un infermiere a domicilio è di 15/20 euro.
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