Casavatore. Notifiche Tari: la Corte di Giustizia tributaria condanna il Comune. Spunta l’elenco degli amministratori “ricercati” dall’Agenzia delle Entrate.
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Una nuova vittoria di cittadini, una nuova sconfitta per il comune di Casavatore che dovrà anche risarcire le spese giudiziali. Ad annunciare l’ennesimo schiaffo legale Giuseppe Cifinelli, componente del comitato “Equitari”. “
Ricordate la raccolta firme EQUITARI? La farsa vergognosa della nostra amministrazione che decise di vessare i cittadini nonostante la possibilità di agire in maniera più favorevole agli stessi, tentando di rastrellare milioni di euro in loro danno, imponendo il pagamento di tariffe folli su box e pertinenze a famiglie, pensionati, disoccupati, colpevoli soltanto di avere una pertinenza che la politica aveva deciso per motivi elettorali di non tassare negli anni precedenti”.
“Ebbene – precisa Cifinelli – , oggi un giudice ha stabilito che quella imposizione, così come applicata, è ingiusta, e ha condannato il Comune al pagamento delle spese”.
“Ricordo che per quel ricorso – prosegue – , ancora pendente, fui espulso dal Comitato Festa, esposto al pubblico ludibrio ed etichettato come evasore fiscale dai tifosi di questa amministrazione. Per una tassa probabilmente non dovuta, per aver esercitato un mio diritto di contribuente.
Io, che ho sempre pagato ogni tassa, canone, imposta: io che anni fa feci pignorare finanche la vettura del Sindaco perché il Comune di Casavatore non mi pagava il carburante! Una vendetta tardiva? Non so come andrà a finire per gli altri ricorsi, né per gli ulteriori accertamenti in corso, ma oggi sono contento per chi tirerà un sospiro di sollievo anche grazie a me e a tutti quelli che insieme a me hanno portato avanti questa battaglia di civiltà e giustizia”.
Intanto, Cifinelli solleva anche dubbi sull’avviso di deposito pubblicato all’albo Pretorio del comune dall’Agenzia delle Entrate. Sfogliando i nominativi (vi invito a farlo, sono atti pubblici) si possono trovare alcuni soggetti fiscali che hanno (presumibilmente) un contenzioso con il fisco, una “lite”, per così dire, che ovviamente permane anche se sia stato presentato un ricorso.
Alcuni nomi somigliano in modo impressionante (sarà sicuramente una coincidenza) a persone a me conosciute. Strano che non si riesca a recapitare loro questi atti, come si evince dall’avviso. Ricordo che chi ha una lite pendente con il Comune (potrebbe trattarsi di TARI, o di fatture del servizio idrico) non può fare parte del nascente Comitato Festa, per il quale è stato prorogato l’avviso. E se non ricordo male, non può rivestire alcuna altra carica”.
Domenico Acunzi
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