È stato firmato oggi il contratto di programma per il periodo 2023-2026 tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e Gesac, la società di gestione dell’aeroporto di Napoli Capodichino.
Il contratto è stato firmato dal direttore generale Enac Alessio Quaranta e dall’amministratore delegato di Gesac Roberto Barbieri, alla presenza del presidente Enac Pierluigi Di Palma e del presidente Gesac Carlo Borgomeo.
Gli interventi programmati, per un importo previsto complessivo di 56,5 milioni di euro finanziati integralmente dalla società di gestione, sono in linea con quanto ad ora previsto nel Piano Nazionale degli Aeroporti fondato sulla riconciliazione ambientale, la digitalizzazione, l’innovazione tecnologica e l’intermodalità.
Il piano degli investimenti 2023-2026 prevede una serie di interventi volti all’ottimizzazione della capacità aeroportuale attraverso progetti di innovazione tecnologica quali la realizzazione di un ‘infrastruttura tecnologica di base (CUTE – Common User Terminal Equipment) che consentirà la gestione del flusso passeggeri contactless e digital, sino allo sviluppo di uno smarth path biometrico.
Sono inoltre previsti rilevanti investimenti green come la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia, utilizzo di mezzi elettrici per assistenza ai passeggeri a mobilità ridotta (PRM), riduzione del rumore aeroportuale, e altri progetti di tutela ambientale tra cui quelli a favore della biodiversità, con “mille alberi per Napoli”, quello che prevede nuove macchine eco-compattatrici, e il “progetto Hydra” con l’utilizzo di carburanti alternativi – SAF.
Il presidente Pierluigi Di Palma ha espresso soddisfazione per il risultato conseguito: “Le strategie di sviluppo del trasporto aereo possono giocare un ruolo importante nel processo di rilancio dell’economia e devono essere considerate prioritarie e integrate nel contesto dei più ampi piani di sviluppo economici e infrastrutturali del Paese.
Il nuovo contratto di programma è diretto a regolare la pianificazione sostenibile degli investimenti infrastrutturali che garantiscano all’utenza l’implementazione dei livelli di sicurezza, l’efficientamento energetico e l’adeguamento agli standard europei delle opere aeroportuali realizzate negli scali italiani.
Si tratta di progetti coerenti con le linee guida del Pnrr e rendicontabili per la parte resiliente: confidiamo che il Governo possa recuperare gli investimenti di questo settore per le opere che, certamente, saranno realizzate entro il 2026”.
“Mi auguro – ha detto il direttore generale Alessio Quaranta – che dopo la complessa fase che ha colpito l’intero comparto, si giunga quanto prima, anche con gli altri soggetti gestori, alla sottoscrizione dei relativi contratti di programma per poter avviare il puntuale monitoraggio dell’attuazione degli impegni assunti dalle stesse società di gestione in sede di progettazione e pianificazione infrastrutturale, nell’ottica di un nuovo e generale processo di ammodernamento e sviluppo degli scali aeroportuali nazionali”.
La Regione Campania si candida come scenario ideale per cogliere le ricadute positive generate dalla realizzazione di una rete integrata di aeroporti limitrofi in grado di promuovere al meglio la crescita del traffico sul territorio e di soddisfare le esigenze di connettività tra i due scali di Napoli-Capodichino e Salerno-Pontecagnano garantendo una razionale delocalizzazione del traffico.
Articolo pubblicato il giorno 1 Febbraio 2023 - 13:52