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Mostre: 50mila per Bizantini al MANN, proroga fino a Pasqua

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Giulierini: “Esposizione preziosa”.

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E’ stata prorogata fino al 10 aprile la mostra “Bizantini luoghi, simboli e comunità di un impero millenario” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli che in meno di due mesi ha richiamato cinquantamila visitatori.

“Siamo lieti di poter prolungare fino alle festività pasquali una esposizione così preziosa, con un focus su Napoli città bizantina per circa sei secoli, e approfondendo i legami fra Grecia e Italia meridionale,. Ringrazio per questo i prestatori stranieri”.

L’esposizione sviluppa in quindici sezioni le fasi storiche successive all’ Impero Romano d’Occidente, tra le testimonianze napoletane anche una moneta dedicata a San Gennaro. Aperta lo scorso dicembre con conclusione che era prevista per il 13 febbraio la mostra è curata da Federico Marazzi con il coordinamento per il MANN di Laura Forte e propone oltre quattrocento oggetti provenienti dalle collezioni del MANN e da prestiti concessi da 57 dei principali musei e istituzioni che custodiscono in Italia e in Grecia materiali bizantini (33 istituti italiani, 22 musei greci isole incluse, Musei Vaticani e Fabbrica di San Pietro).

Grazie alla collaborazione con il Ministero Ellenico della Cultura, molti dei materiali esposti sono visibili per la prima volta: diversi manufatti sono stati rinvenuti, infatti, nel corso degli scavi per la realizzazione della metropolitana di Salonicco.

Altri reperti, concessi in prestito dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli, sono stati ritrovati negli scavi della linea 1 della metropolitana. In allestimento sculture, mosaici, affreschi, instrumentum domesticum, sigilli, monete, ceramiche, smalti, suppellettili d’argento, oreficerie ed elementi architettonici danno conto di una complessa realtà, connotata da eccellenze manifatturiere e artistiche.

Grazie ai simboli dell’Impero d’Oriente, la creatività del mondo antico “transita”, così, verso il Medioevo, con un linguaggio rinnovato dalla fede cristiana e arricchito da innesti culturali iranici e arabi.


Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2023 - 11:00


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