Vietri sul Mare. Il vento forte cancella una parte della storia medievale del paese. Nei giorni scorsi a causa del maltempo è crollato, nella frazione Molina, una parte dell’antico acquedotto.
“Un danno immane per la memoria storica della nostra comunità”, ha spiegato il sindaco Giovanni De Simone, il quale ha immediatamente avviato un tavolo tecnico per la realizzazione degli interventi necessari alla salvaguardia e alla ricostruzione dell’acquedotto.
Il reperto storico è situato nella frazione di Molina tra Vietri sul Mare e Cava de’ Tirreni, nota proprio per il sistema idraulico e i mulini ad acqua, costruiti in epoca medioevale.
L’acquedotto che un tempo dominava la vallata, è risalente al XIV secolo, venne costruito per poter utilizzare le acque delle sorgenti limitrofe, le arcate sono rimaste in piedi praticamente per 600 anni sino a quando la notte tra il 25 ed il 26 ottobre del 1954, una violenta alluvione si abbatté sul Salernitano.
I fiumi Bonea e Cavaiola si ingrossarono e trascinarono giù da Cava De’ Tirreni, detriti d’ogni genere, travolgendo il villaggio di Molina e il ponte dell’acquedotto, conosciuto anche come “Ponte del Diavolo”, nome attribuitogli da una leggenda che narrerebbe che Lucifero avesse dato una mano nella costruzione, avvenuta in una sola notte.
Nei giorni scorsi un’altra parte dell’acquedotto medievale è crollata a causa del vento forte.
Alessandro Memoli
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