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‘Trattenemiento de peccerille’ alla Casa del Mandolino napoletano

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‘Trattenemiento de peccerille’ alla Casa del Mandolino napoletano con Anita Pavone, Ettore Pavone, Speciale Guest Rossella Rizzaro.
“Importante principalmente perché è stato inviato direttamente a te.”

PUBBLICITA

Venerdì 6 gennaio 2023 alle ore 19, 00 – piazzetta Museo Filangieri, 247 Napoli

Presenta fiabe sonorizzate Da G. Basile ad A. Ruccello

Con Anita Pavone, Ettore Pavone
Special Guest Rossella Rizzaro

Un attesissimo appuntamento a La Casa del Mandolino Napoletano di Piazza Museo Filangieri, 247, per iniziare la nuova stagione degli eventi e concludere le festività natalizie, con uno spettacolo entrato ormai a fare parte della tradizione legata al Natale.

Lo spettacolo dell’Epifania , narrazione sonorizzata di fiabe dai contenuti di grande spessore umano.

Lo Cunto, il racconto, per scavare nella psicologia dell’uomo, per descriverne i vizi e le virtù, per parlare a tutti, comunicare, raggiungere il cuore e l’ anima, una pièce arricchita da magiche sonorità, per raccontare la Vita.

Sul palcoscenico de La Casa del Mandolino Napoletano, In collaborazione con l’Associazione Culturale ‘A Luna & ‘O Sole, sono di scena li Cunti di G. Battista Basile passando per Annibale Ruccello.

Lo spettacolo si presenta come una narrazione di fiabe, arrangiate in una nuova stesura drammaturgica, dedicate principalmente all’opera dell’autore giuglianese G. B. Basile, tratte da “Lo cunto de li cunti, ovvero “lo trattenemiento de peccerille” (Pentamerone che risale alla seconda metà del ‘600 napoletano).

Basile fu il primo ad utilizzare questo genere letterario come forma di espressione popolare e, ad indirizzare l’opera, nonostante il titolo, ad un pubblico di adulti.
La pièce mette in tacito confronto due linguaggi, estendendo la sua rappresentazione alla seconda metà del ‘900 napoletano, periodo storico di un altro autore straordinario: Annibale Ruccello.

Raccontare di favole lo si può fare in molti modi, in questo spettacolo la via prediletta è quella del rapporto diretto con il pubblico, restando in parte fedeli all’originaria arte delle cantastorie che sposavano la commedia dell’arte.

Così ci si avvale della varietà dello strumento vocale (che permette l’esplorazione delle frequenze tali da produrre le diverse voci dei personaggi.., dalle streghe, agli orchi alle bambine…) nonché della mimica facciale, come elementi di comunicazione suggestiva e si predilige la sonorizzazione attraverso gli effetti sonori e percussivi, creati dal percussionista Ettore Pavone (che si avvale della sua specificità di ricercatore delle tradizioni sonore e strumentali dei popoli mediterranei ed oltre oceano), per completare l’atto di natura drammaturgica/ immaginifica.

Il viaggio emotivo che ne consegue, tende a trascinare lo spettatore in un insieme di suggestioni di rapimento.
Uno spettacolo di narrazione, dunque, minimalista nella scenografia, dalle magiche sonorità strumentali che danno vita ad una visione quasi filmica ed immaginifica di forte impatto.

Al termine, per salutare il Nuovo Anno, una sorpresa ed un regalo al pubblico: la splendida voce di Rossella Rizzaro accompagnata dal percussionista Ettore Pavone per un augurio speciale.


Articolo pubblicato il giorno 5 Gennaio 2023 - 13:03


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