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Topper: cos’è, a cosa serve e come sceglierlo

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La qualità del riposo notturno risente molto delle caratteristiche del materasso utilizzato, soprattutto in termini di comfort e sostegno delle strutture ergonomiche. Ciascun supporto dovrebbe adattarsi alle esigenze ed alle abitudini di ciascuno, al fine di garantire un sonno ristoratore che consenta di recuperare a pieno le energie psicofisiche spese durante la giornata. Un aspetto che spesso incide, da questo punto di vista, è la rigidità dell’imbottitura; in linea di massima, un materasso non deve essere né troppo morbido né troppo duro. Per calibrare al meglio, secondo i propri gusti, il grado di elasticità del supporto, è possibile inserire un elemento apposito, il topper: si tratta di un complemento ormai piuttosto diffuso e di grande utilità per chi ha bisogno di migliorare il comfort durante il riposo notturno.

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Cos’è il topper

Come si può facilmente intuire dal nome stesso, il topper (o “sovramaterasso”) è un elemento che va inserito al di sopra del materasso e che quindi si colloca dal lato a diretto contatto con l’utilizzatore. In particolare, può essere collocato sotto il coprimaterasso o, in alternativa, direttamente sotto il lenzuolo (nel caso in cui non si utilizzi un coprimaterasso). È costituito da un sottile materassino imbottito e rivestito da una fodera leggera e traspirante; ha uno spessore compreso tra i 3 cm e i 9 cm (5 cm è la misura ideale per la maggior parte degli utilizzi). In aggiunta, è dotato di quattro molle elastiche di fissaggio (una ad ogni angolo) per essere facilmente posizionato o rimosso ogni qual volta sia necessario.

A cosa serve

Il topper funge anzitutto da correttore di rigidità del supporto al quale viene accoppiato; ciò vuol dire, in termini pratici, che può ‘ammorbidire’ un materasso troppo duro oppure attenuare l’elasticità di un’imbottitura particolarmente morbida. Lo scopo primario di questo completamento per i sistemi di riposo è quello di ottenere un grado di elasticità ottimale, funzionale alle esigenze dell’utilizzatore. Di conseguenza, contribuisce ad aumentare il comfort e migliorare le prestazioni complessive del supporto; naturalmente, se il materasso non è in condizioni ottimali e ha perso le proprie caratteristiche originarie di portanza e deformazione elastica, è bene sostituirlo anziché provare a ‘correggerlo’ inserendo un topper.

Come scegliere il topper ‘giusto’

In commercio è disponibile un’ampia gamma di prodotti, diversi per caratteristiche e prestazioni; per avere un’idea delle possibili opzioni, è possibile consultare un e-commerce specializzato come inmaterassi.it e orientarsi tra i vari aspetti da valutare per scegliere il topper più adatto alle proprie esigenze. In particolare, è bene prendere in considerazione:

  • dimensioni del letto: le misure del sovramaterasso devono combaciare con quelle del letto, affinché il piano di riposo non presenti difformità. Spesso, però, si può utilizzare un topper matrimoniale per unire due letti singoli;
  • materiale dell’imbottitura; come per i materassi, anche i topper vanno scelti in base al materiale con il quale è realizzata l’imbottitura. In tal senso, il memory foam è una delle opzioni più adatte assieme al lattice naturale; i sovramaterassi con imbottitura in piumino, invece, sono consigliati soprattutto per ammorbidire supporti caratterizzati da particolare rigidità e rendere più confortevole il letto;
  • spessore: come detto, i topper possono avere un’altezza variabile. In genere, 5 cm è lo spessore ottimale ma la misura più adatta dipende anzitutto dall’utilizzatore (per persone robuste, ad esempio, è meglio un topper più alto) nonché dall’elasticità e dallo spessore del materasso stesso;
  • qualità del rivestimento; è importante che il topper sia foderato da un rivestimento in tessuto naturale, che garantisca un buon grado di traspirabilità così che il sovramaterasso non trattenga umidità e calore;
  • modalità di lavaggio: prima dell’acquisto, è consigliabile sincerarsi della possibilità di sfoderare e lavare il rivestimento in lavatrice (le imbottiture generalmente vanno trattate a secco).

Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2023 - 10:24


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