E’ sempre più probabile che napoletani e romanisti si siano voluti scontrare all’area di servizio di Badia al Pino sull’A1.La polizia sta cercando di individuare i “passaparola” tra tifoserie nemiche che, stando a quanto emerge dalle indagini, si sarebbero contattate con messaggi sui social per promettersi un appuntamento in un punto lungo l’autostrada.
E’ quanto si apprende ad Arezzo.La ruggine tra le due tifoserie risale al 1987 quando il giocatore del Napoli Salvatore Bagni dopo un gol esultò, sotto la curva della Roma, con il gesto dell’ombrello.
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In realtà i rapporti si sarebbero guastati definitivamente dopo l’uccisione del napoletano Ciro Esposito.
“Vietare le trasferte ai tifosi?
L’attuale quadro normativo consente di adottare dei provvedimenti restrittivi.Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con la Lega calcio e gli organi di polizia.
Darò istruzioni affinché si adottino provvedimenti improntati a criteri di massima precauzione.Non so se giuridicamente si può parlare di Daspo a vita”.
Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando con i giornalisti, in prefettura ad Agrigento, a conclusione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Agrigento.Piantedosi ha parlato in merito al tema della violenza tra i tifosi dopo gli scontri fra ultras del Napoli e della Roma sulla A1.
E’scattato l’allarme in vista della supersfida di venerdì al Maradona contro la Juventus.
E’ lo scenario del giorno dopo la guerriglia sull’autostrada nei pressi di Arezzo, dove i tifosi del Napoli si sono scontrati con quelli della Roma mentre andavano in trasferta rispettivamente verso Genova e Milano.Sulla ‘regia’ e i responsabili degli scontri proseguono le indagini, ma intanto il Calcio Napoli, con una nota, “condanna fermamente gli atti e i comportamenti” di quei presunti tifosi che, continuando a scorrazzare per gli stadi, “terrorizzano, come è successo ieri sull’autostrada A1, anche persone che tra l’altro erano completamente estranee a qualunque tifo calcistico”.
La città e i ‘veri’ tifosi del Napoli ora temono che quanto successo possa portare a uno stop generalizzato alle trasferte di chi segue gli azzurri in un campionato che da ieri vede la squadra di Luciano Spalletti campione d’inverno con due giornate di anticipo.Ed è anche per questo che la stessa società chiede il pugno di ferro.
“L’Inghilterra – scrive il club – negli anni ’80 ha estirpato i facinorosi dagli stadi rendendo il calcio inglese il più sicuro e spettacolare del mondo, con provvedimenti drastici ma efficaci.
Auspichiamo che il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, voglia prendere una volta per tutte iniziative appropriate e radicali.Sarebbe ingiusto, per colpa di poche centinaia di individui, vietare le trasferte a tutti.
Ma non è tollerabile che persone violente possano viaggiare indisturbate per l’Italia e frequentare gli stadi”.
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