La Fiom di Napoli non sottoscrive le modifiche al contratto di solidarietà nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco.
Il sindacato sottolinea che “anche se si tratta di una buona notizia, le nuove 1600 esclusioni dai Cds, non azzerano gli ammortizzatori sociali ma creano una nuova discriminazione con una fabbrica divisa tra lavoratori di serie A e serie B”.
“Queste modifiche all’accordo sui Cds – spiega Mario Di Costanzo, segretario organizzativo della Fiom di Napoli – sanciscono solo che sarà molto difficile azzerare gli ammortizzatori sociali, in quanto l’Ad dell’Alfa Romeo Imparato aveva dichiarato che con il doppio turno nella produzione del modello Tonale, obiettivo ormai raggiunto, sarebbero stati eliminati i Cds.
Si sta quindi riproponendo, dopo 12 anni, la divisione della fabbrica in lavoratori di serie A e serie B, con circa 1300 dipendenti che resteranno con gli ammortizzatori sociali”. Secondo la Fiom, infatti, l’esclusione di altri 1600 lavoratori dai Cds, non fa raggiungere la tanto sperata piena occupazione.
“Circa 1300 lavoratori resteranno, dopo 14 anni di ammortizzatori sociali, ancora in regime di Cds – sottolineano i metalmeccanici della Cgil – quindi, anche se la scelta aziendale di ridurre il ricorso alla cassa integrazione per circa 1600 è senza nessun dubbio una buona notizia, per la Fiom resta il fatto che altre lavoratrici e lavoratori saranno sempre interessati dal ricorso alla cig.
Pertanto la scelta di non sottoscrivere le modifiche del contratto di solidarietà sarà condivisa e discussa, come nostra abitudine, coinvolgendo le lavoratrici e i lavoratori in assemblea per decidere insieme le più idonee iniziative da intraprendere”.
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