#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 Aprile 2025 - 19:29
17.8 C
Napoli
Campi Flegrei, al via contributi per autonoma sistemazione: erogazione a...
Trento, 19enne uccide il padre a coltellate per difendere la...
VDV – 1+1=3 è il nuovo singolo disponibile da oggi...
Minaccia l’ex moglie con una pistola e aggredisce il nuovo...
Carcere duro, stretta del Dap per i detenuti ad alta...
Terremoto Campi Flegrei, il video allarme della Us Navy
Lanciato il controverso volume di Donato Di Poce su Ennio...
Mezzo secolo di crimini, segreti e sangue: Antonio Mancini racconta...
Fondazione Banco Napoli svela al pubblico la mostra che esplora...
Ritardi di un’ora sulla Roma-Napoli: prolungati disagi per i pendolari
Esplorare Come Gli Appassionati di Lettura Costruiscono le Loro Collezioni...
Napoli 2500: al Real Albergo dei Poveri il primo “Pranzo...
Castellammare di Stabia, vendita abusiva di frutta e verdura: scatta...
Bologna: Italiano premiato dalla Serie A come miglior allenatore del...
Napoli Queer Festival 2025: corpi, voci e resistenze per gli...
Kiki Orsi lancia il suo atteso album Kontiki, la musica...
Inaugurato il nuovo ponte sul canale Agnena a Cancello ed...
A Napoli ripartono lavori per ripristino del ‘tram del mare’
Operazione antidroga a Napoli: quattro arresti in 24 ore
Napoli, cade di notte in una scarpata con lo scooter...
Trentola Ducenta: arresti domiciliari per due imprenditori accusati di riciclaggio...
Napoli, chiusa per 60 giorni una struttura ricettiva: telecamere nascoste...
Napoli, arrestato un 44enne napoletano che dovrà scontare oltre 2...
Corso Umberto I, furto con strappo: 19enne arrestato dalla polizia
San Nicola la Strada, nuovo arresto dei carabinieri a Largo...
Villa Literno, birra rubata e minacce dopo una rissa: 47enne...
La maddalonese Marikarma torna con Bellini, fuori il 15 aprile
Napoli, alla libreria Raffaello La lezione di Loenardo La Puma
Juve Stabia, mister Pagliuca carica l’ambiente: “Contro la Salernitana daremo...
Accademia di Medicina di Torino esplora il lato oscuro dell’Intelligenza...

‘Sangue agitato’, in scena al Teatro Bolivar domenica 22 gennaio

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

La piéce, scritta da Antonio Marfella, dà il titolo all’intero dittico ed è ispirata al mito di San Gennaro e al Prodigio del Sangue.

Punti Chiave Articolo

Domenica 22 gennaio, alle ore 19, al Teatro Bolivar (via Bartolomeo Caracciolo, 30), diretto artisticamente da Nu’Tracks, sarà la volta di “Sangue agitato”, lo spettacolo presentato da “Casa del Contemporaneo”, scritto da Antonio Marfella, anche in scena insieme all’attore Giampiero Schiano. Si tratta di un dittico teatrale, ispirato al mito di San Gennaro e al Prodigio del Sangue, che affianca fra loro le figure di due martiri sui generis: due agiografie congetturali, arbitrarie, comiche con un personalissimo tentativo di votarsi ai santi.

“I brani che compongono il dittico – racconta l’autore e attore Antonio Marfella – sono entrambi di matrice cristiana. Alle mie latitudini non è difficile sentire atei confessi erompere in esclamazioni tipo “Maronna mia d’o’Carmine!” in circostanze o di fronte ad eventi che stimolino meraviglia o timore. È una sintesi sbrigativa di quanto siamo intrisi di mitologia cristiana. Eppure, tale mitologia è pressoché ignorata dalla maggior parte dei teatranti. Per converso, a questa distrazione, fa da contraltare un’attenzione talvolta ossessiva verso i Miti Greci, con la conseguenza, per i teatranti, di essere più a proprio agio con Prometeo che con Gesù Cristo. Non escluderei che tale paradosso possa rappresentare una misura della distanza che intercorre fra teatranti e pubblico. Utilizzando fonti storiche, agiografiche, letterarie e iconografiche – prosegue Antonio Marfella – mi sono provato ad elaborare due moderne agiografie, collegabili fra loro in un unico percorso narrativo. L’intenzione era di rendere dialettico e attuale il racconto di coloro che, solo perché dichiarati Santi, sono diventati, ai nostri occhi, finti, scontati, monodimensionali, statue inespressive senza voce. Le pièces scaturite rappresentano biografie esemplari, inevitabilmente congetturali, innestate nella nostra contemporaneità”.

Sinossi:

Prima piéce

Le informazioni reperite sul conto del preteso San Gennaro uomo, sono assai scarne: Procolo Inuarium, vescovo di Benevento, si reca a Miseno, importante porto romano sulla costa occidentale del litorale flegreo, per portare solidarietà e assistenza al diacono Sossio, incarcerato dal proconsole della Campania Dragonzio, a causa delle funzioni religiose che quotidianamente celebrava nonostante i divieti. È l’ultima fase dell’impero di Diocleziano, quando la persecuzione contro i cristiani raggiunge l’apice della ferocia e si dà, per converso, ampia libertà e sostegno ai riti pagani, numerosissimi in tutta l’area flegrea. Non è escluso che, il temerario vescovo di Benevento, cercando di mantenere l’incognita, abbia voluto osservare da vicino qualcuna di tali manifestazioni, magari gli affollatissimi oracoli della Sibilla Cumana. Il martirio per decapitazione avvenuto a Pozzuoli, presso la Solfatara, il 19 settembre 305, ne fu l’inevitabile conseguenza. L’autore ha dunque dedotto un’agiografia congetturale fin oltre il limite dell’arbitrario, affidandone la narrazione ad un eretico da marciapiede, un presunto ex membro dell’Ordine di San Gennaro, espulso, appunto, per le eresie che va diffondendo. Questo solitario e solipsistico predicatore, si arrovella sul rapporto fra un martire innalzato a patrono senza averlo mai preteso, e una città pressoché impossibile da proteggere, fino ad arrivare al culmine di ritenere d’essere l’unico ad aver compreso il senso del Prodigio del Sangue. Questo vagabondo ossessivo e un po’ borioso, condivide con San Gennaro il fatto di non chiamarsi affatto Gennaro. Viene da chiedersi se sia davvero la sola cosa che condivide col martire.

La conclusione verso la quale si tende è che, il martirio di San Gennaro, per quanto ancora oggi celebrato e glorificato, sia invece clamorosamente incompreso. Incompreso quanto il protagonista della seconda piéce che compone il dittico, Il 41° uomo, testimone negletto della vicenda dei Santi Quaranta, quaranta legionari romani appartenenti alla Legione Fulminata di stanza in Medioriente, martirizzati per assideramento fra il 320 e il 323.

Seconda piéce:

Melezio Sebastiano Gambero, avvolto in un telo, s’aggira lungo un passaggio, un corridoio, più precisamente un criptoportico. Il pubblico di astanti in tenuta nient’affatto termale è la conferma che quel corridoio non conduce affatto al caldarium a cui anelava. Eppure, ne era sicuro quando vi era entrato, vedeva il vapore, sentiva il profumo di quelle acque calde e speziate. Un’allucinazione, forse, null’altro che un’allucinazione. Ma quando sarebbe entrato in quel corridoio e provenendo da dove? L’uomo, smarrito, prova a ricostruirlo, ma l’unica cosa che gli risulti chiara è il perché si ritrovi lì: è in fuga. È nel prendere coscienza di quella fuga che finisce per rievocare la storia dei Santi Quaranta. L’editto di Milano promulgato nel 313 dall’Imperatore Costantino il Grande, aveva di fatto sancito la libertà di culto, quando Licinio, Augusto d’Oriente, generò una recrudescenza delle persecuzioni cristiane, diremmo oggi, in chiave antioccidentale: intendeva indebolire l’Imperatore, sostenitore dei cristiani, per prenderne il posto. I quaranta legionari cristiani furono chiamati ad apostatare sacrificando agli Dei romani, si rifiutarono e furono condannati alla morte per assideramento tramite l’immersione in una pozza ghiacciata, a Sebaste, in Cappadocia.

Perché il nostro narratore conosce tanto bene i dettagli di questo eccidio? Attraverso quali vie una reliquia di quei quaranta santi è approdata a Benevento? È possibile risalire a chi, fra i quaranta martiri, questa appartenga? No, senza l’impossibile disvelamento del nostro testimone.


Articolo pubblicato il giorno 20 Gennaio 2023 - 19:13



LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento