Un grande hub culturale e sociale che accoglierà un polo bibliotecario moderno.
Ma anche spazi espositivi, sale da destinare al Mann per consentire l’esposizione di parte del patrimonio custodito nei depositi, una Scuola di Specializzazione o una Scuola superiore post universitaria con il coinvolgimento dell’Università Federico II, una grande sala convegni per accogliere eventi di carattere internazionale.
Tutto questo è nel futuro di Palazzo Fuga a Napoli, conosciuto anche come Real Albergo dei poveri, dove oggi il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, hanno effettuato un sopralluogo.
E lunedì è prevista una riunione tecnica a Roma che entro un mese dovrebbe portare alla redazione di un protocollo per consentire l’avvio degli interventi. ”Questo edificio – ha detto il ministro – opportunamente ristrutturato e riattivato può essere un polmone di cultura per Napoli che sta avendo tanta capacità di attrarre turisti che devono però incrociare la cultura, la storia, l’identità e i sedimenti comunitari di questa città”.
Il progetto di valorizzazione e rigenerazione dell’imponente edificio, la cui realizzazione iniziò a metà del Settecento nell’ambito del programma di rinnovamento edilizio di Napoli e destinato ad accogliere le masse dei poveri, sarà finanziato dal MiC con una somma complessiva di 100 milioni di euro (cui si aggiungono ulteriori 15 milioni previsti per l’incremento dei costi delle materie prime) e si inserisce nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) al Pnrr.
Gli interventi prevedono il consolidamento della struttura, la riconfigurazione architettonica dei volumi, attività di restauro, recupero e riuso della corte centrale e del connettivo, la sistemazione impiantistica e l’allestimento degli spazi e tutte le operazioni necessarie all’insediamento della nuova destinazione d’uso.
L’importo dei lavori, comprensivo degli oneri di sicurezza, è di 67.140.000 di euro, cui si aggiungono il costo di forniture servizi per un totale di 9 milioni di euro e costi del personale per un importo di 3 milioni di euro. Un progetto che – come è stato sottolineato – richiede per la sua dimensione la cooperazione e la collaborazione tra il Comune di Napoli e il Ministero della cultura ma anche di altre istituzioni e del territorio.
”L’importante – ha evidenziato il sindaco Manfredi – è avere una visione unitaria che progressivamente si realizza altrimenti trasformiamo Palazzo Fuga in un condominio mentre invece deve essere un progetto culturale e su questo siamo perfettamente d’accordo”.
Per quanto riguarda la parte da destinare a polo bibliotecario si pensa a una parziale trasferimento della Biblioteca nazionale di Napoli con lo spostamento dei volumi meno antichi cui si affiancheranno le nuove possibili acquisizioni, grandi sale lettura, una sala conferenze con oltre mille posti, ma anche sale multimediali per accogliere proiezioni cinematografiche e spazi dove i giovani possano incontrarsi e confrontarsi.
Un progetto, ”uno spazio di vita culturale” per cui il ministro Sangiuliano si è ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi voluta da Mitterand.
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