A Napoli è stato avvistato un coccodrillo al largo della Rotonda Diaz e ripreso anche in alcuni video. Ecco di cosa si tratterebbe secondo il comitato pescatori di Napoli.
Un animale che sembra un coccodrillo nuota tranquillamente a mare a Napoli tra le barche, nello specchio d’acqua antistante la Rotonda Diaz. I pescatori che si trovano in zona non sembrano allarmati dalla presenza del gigantesco rettile a pochi metri di distanza e continuano a svolgere le proprie mansioni. Il video finisce sui social e in poco tempo diventa virale. Molti si interrogano sulla veridicità delle immagini. Ma cosa è successo veramente? Secondo il comitato pescatori di Napoli, si tratterebbe in realtà “di un coccodrillo meccanico. Una sorta di robot, insomma, utilizzato per effettuare delle riprese video per una nota trasmissione Tv”.
Le immagini risalirebbero a venerdì scorso, 27 gennaio 2023. Nell’acqua, accanto al coccodrillo, ci sarebbe anche uno dei tecnici, che monitora da vicino il funzionamento del macchinario. A segnalare la vicenda è Carmine Meloro, del comitato pescatori di Napoli: “Si tratterebbe di una nota trasmissione televisiva – racconta a Fanpage.it – Abbiamo appreso che c’erano anche altri operatori e tecnici che osservavano i movimenti del coccodrillo, tra la curiosità di tante persone che hanno assistito alla scena sul Lungomare di via Caracciolo”.
Sulla vicenda interviene anche Francesco De Giovanni, consigliere della I Municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando: “Fa sempre piacere che ci siano produzioni video a Napoli per raccontare magari leggende e storie della città e valorizzare la storia, la cultura e la bellezza del territorio. Ci auguriamo che anche in questo caso del coccodrillo si tratti di una storia del genere, in grado di dare il giusto lustro alla città”.
Non è la prima volta che si parla di coccodrilli a Napoli. Solo pochi anni fa sono stati avviati gli studi su una carcassa di un grande coccodrillo ritrovato nei sotterranei del Maschio Angioino. È stata restaurata dall’accademia di Belle Arti di Napoli e oggi è custodita presso San Martino da circa 150 anni. La leggenda del coccodrillo di Castel Nuovo è divenuta in poco tempo molto popolare. Secondo i racconti, alcuni prigionieri incarcerati nelle segrete del castello (la Fossa del Miglio, anche conosciuta come Fossa del Coccodrillo) sarebbero stati dati in pasto all’enorme rettile. Una testimonianza della presenza del coccodrillo è data anche dalla presenza di questo animale impagliato sull’Arco di Trionfo aragonese che si trova all’ingresso.
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