Grazie all’intervento della Prefettura, che ha convocato una riunione sulla iniziativa indetta dai lavoratori dell’Eav, tre sigle sindacali (Orsa, USB e Confail) hanno accettato l’invito a riprendere il dialogo in sede prefettizia e a differire lo sciopero previsto per venerdì 13 gennaio.
Rimane una posizione di chiusura e quindi resta confermato lo sciopero soltanto dalla Uil. E’ quanto si apprende da una nota diffusa dall’Eav, l’ente di trasporto regionale
. “La direzione di Eav – si legge – conferma che la strada del dialogo è la via maestra per risolvere problematiche aziendali senza creare disagi agli utenti. La direzione di Eav ha anche dato la disponibilità a prolungare sulla linea Cumana l’orario sino alla fine della partita di calcio Napoli-Juventus di venerdì sera.
Laddove ci saranno le condizioni confermeremo domani questa possibilità. Cogliamo l’occasione per precisare inoltre quanto segue. È legittimo proclamare uno sciopero, così come è legittimo che un lavoratore scelga, spontaneamente, di aderire o meno.
È altresì legittimo e responsabile che una azienda, osservando il diritto allo sciopero, salvaguardi l’interesse complessivo aziendale soprattutto in tema di bilancio economico finanziario. In ogni caso gli scioperi dichiarati in Eav non hanno subito variazioni significative rispetto agli anni precedenti, quello che anche noi registriamo è un aumento degli scioperi a carattere nazionale.
Tra il 2021 ed il 2022, per rinnovo contrattuale o legati al tema della sicurezza dei lavoratori del trasporto, sono stati dichiarati rispettivamente 8 e 9 scioperi. Negli anni precedenti il numero era circa la metà. Lo sciopero di venerdì invece in Eav non riguarda perdite occupazionali o salariali, ma esclusivamente argomenti di organizzazione del lavoro o tecnici\normativi che possono ancora essere affrontati tra azienda e parti sociali senza scaricare sull’utenza le legittime rivendicazioni e posizioni.
Eav – prosegue la nota dell’azienda – grazie anche alla responsabilità di buona parte delle organizzazioni sindacali, negli ultimi 3 anni ha effettuato più di mille assunzioni, ha assorbito i lavoratori di Ctp (azienda fallita), ha migliorato le condizioni economiche dei propri lavoratori e non ultimo garantito il servizio a Natale e Capodanno.
Azioni che stiamo cercando di fare mantenendo un equilibrio fragile tra esigenze economiche finanziarie ed esigenze dei lavoratori e dell’utenza. Equilibrio che non possiamo, in questo quadro economico precario, mettere in pericolo”.
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