foto archivio
Gli accessi nei pronto soccorso degli ospedali partenopei calano drasticamente in occasione delle partite di cartello del Napoli.
Lo sostiene l’associazione di operatori sanitari “Nessuno tocchi Ippocrate”, impegnata per il miglioramento delle condizioni di lavoro della categoria. Napoli è tra le città italiane dove spesso si verificano problemi di sovraffollamento nei pronto soccorso, soprattutto in grandi strutture ospedaliere, tanto da aver dovuto ospitare in passato più volte persino malati sulle barelle nei corridoi.
Invece ieri sera – rileva l’associazione in un post su Facebook – in occasione del big match di serie A tra i partenopei e la Juventus, “pronto soccorso semi-deserti, ambulanze ferme nelle proprie postazioni, telefoni della Continuità assistenziale muti”, mentre anche il traffico cittadino, solitamente animato alla vigilia del weekend, era inesistente.
Secondo “Nessuno tocchi Ippocrate” questo dimostra “che l’80% delle chiamate al 118, come gli accessi al pronto soccorso, sono superflui o differibili (almeno per 90 minuti). Stasera in ospedale c’era chi stava male davvero”.
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