Mutaverso Teatro, i primi due appuntamenti della VII edizione targata Ablativo.
Pronta a partire la Stagione teatrale ideata e diretta da Vincenzo Albano. I sei appuntamenti in programma, dal 21 gennaio al 24 marzo, saranno tutti ospiti del Teatro Ghirelli di Salerno, grazie al supporto di Casa del Contemporaneo.
Si comincia sabato 21 gennaio, alle ore 21.00, con โLโultima ereditร โ, di e con Oscar De Summa, e con gli ambienti sonori di Matteo Gozzi e Oscar De Summa. Una produzione de โLa Corte Ospitaleโ che รจ la storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo, verso i luoghi dellโinfanzia e dellโadolescenza, da cui il protagonista credeva dโaver preso distanza e a cui non credeva sarebbe mai ritornato.
Un rientro a casa, alla notizia del peggioramento delle condizioni di salute del padre, che sarร il momento di un ultimo saluto, di unโultima raccomandazione, la piรน importante, quella che resta nel tempo come segno e sigillo di ciรฒ che รจ stato. Ma anche un ringraziamento, che porta con sรฉ la consapevolezza che il padre sarร sempre, nonostante tutto, una sua fonte di insegnamento. Da qui lโultima ereditร : con lโarrivo della morte, di riflesso, la riscoperta del valore della vita.
Domenica 29 gennaio, alle ore 20.00, per il secondo appuntamento del mese, sarร la volta del โCollettivo Lunazioneโ con lo spettacolo โIl colloquioโ, vincitore del Premio Scenario Periferie 2019. Scritto e diretto da Eduardo Di Pietro, e in scena con Renato Bisogni, Alessandro Errico, Marco Montecatino, prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti presso il carcere di Poggioreale, Napoli. Tre donne, tra tanti altri in coda, attendono stancamente lโinizio degli incontri con i detenuti. Portano oggetti da recapitare allโinterno, una di loro รจ incinta: in maniera differente desiderano lโaccesso al luogo che per ognuna custodisce un legame.
La galera, luogo alieno in larga parte ignoto e oscuro, si rivela un riferimento quasi naturale, oggetto intermittente di desiderio e, paradossalmente, sede di libertร surrogata. In qualche modo la reclusione viene condivisa allโesterno dai condannati e per le tre donne, che se ne fanno carico, coincide con la stessa esistenza. โIl colloquioโ si fa racconto di queste vite dimezzate, ancorate allโabisso, disposte lungo una linea di confine spaziale e sociale, costantemente protese verso lโaltrove: un aldilร doloroso e ingombrante da un lato e, per contro, una vita altra, sognata, necessaria, negata.
Articolo pubblicato il giorno 18 Gennaio 2023 - 12:18