Palermo. “Le responsabilita’ e le risposte sono scritte tutte nella cartella clinica della Repubblica italiana. Per la quale – mi pare evidente – non c’e’ schema di terapia che possa condurre a guarigione”.
Lo scrive, nella sua pagina Facebook, in una sorta di lungo sfogo personale, Alessia Randazzo, responsabile Area legale Affari generali della Clinica la Maddalena di Palermo, dove Matteo Messina Denaro si sottoponeva a cure chemioterapiche presentantosi come ‘Andrea Bonafede’ e dove il 16 gennaio e’ stato arrestato insieme all’autista.
“Al signor Andrea Bonafede – aggiunge – avrei da dire una sola cosa: se, facendoti prestare una vita che non meriti, nel cammino della malattia ti fossi specchiato in ognuno dei tuoi errori, adesso parla, fallo ora che sai che non manca molto al momento in cui quel bambino e tutti gli altri te li ritroverai davanti”.
Poi se la prende con le illazioni piovute sulla clinica: “Ci sono persone che da oltre vent’anni escono di casa ogni mattina per servire e non per apparire e che con il loro lavoro hanno dimostrato concretamente che il miglior medico in Sicilia non e’ piu’ l’aereo.
Non e’ la prima, ne’ sara’ l’ultima volta che saremo chiamati a pagare un prezzo per i nostri sforzi, per quel peso quotidiano che ci opprime l’anima, ma che abbiamo imparato a trasformare in abbraccio. Le spalle oramai si sono fatte larghe”.
Se ami il cibo e desideri esplorare Napoli attraverso i suoi sapori autentici, il Tour… Leggi tutto
Il vestito è pronto, lo stemma pure, ma la bocca resta cucita. Perché a Napoli,… Leggi tutto
Una giovane ricercatrice ha fatto scalpore vincendo il prestigioso Premio Ornella Vittorioso, assegnato per una… Leggi tutto
Un’intera mattinata tra sabbia e plastica per imparare a rispettare il mare e diventare cittadini… Leggi tutto
La febbre azzurra non si ferma mai. Per la sfida di sabato tra Lecce e… Leggi tutto
Pompei si infiamma di note e melodia con gli ultimi due concerti della VII Stagione… Leggi tutto