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Matteo Messina Denaro, nel covo di proprietà di Bonafede anche Viagra

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Questi gli oggetti ritrovati secondo quanto si apprende nell’appartamento di via CB31, a Campobello di Mazara, dove viveva “da almeno sei mesi” il boss arrestato ieri Matteo Messina Denaro.

L’appartamento di Campobello di Mazara che era utilizzato da Matteo Messina Denaro secondo i primi accertamenti risulterebbe di proprieta’ di Andrea Bonafede, l’alias utilizzato dal boss anche per curarsi alla clinica privata “La Maddalena” dove ieri e’ stato arrestato. Andrea Bonafede, secondo fonti giudiziarie, e’ iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento aggravato.

“Matteo Messina Denaro abitava qui da almeno sei mesi”. Così il comandante provinciale dei carabinieri di Trapani Fabio Bottino parlando dell’appartamento – “ben ristrutturato” – in cui viveva il boss in queste ore oggetto di perquisizioni e accertamenti. I carabinieri sono al lavoro per rilevare eventuali nascondigli. “Un lavoro per il quale occorreranno giorni”

“Non faceva una vita monastica, in stile Provenzano cosi’ per fare un esempio”, conferma il procuratore aggiunto Paolo Guido. Avrebbe anche avuto diverse frequentazioni con donne, il boss Matteo Messina Denaro, oltre a girare “indisturbato” per locali e ristoranti. Il boss usciva indisturbato e nessuno, neanche tra i vicini, sembrava conoscerlo.

L’appartamento di Campobello – secondo i primi accertamenti – risulterebbe di proprieta’ di Andrea Bonafede. Nell’appartamento – tra le altre cose – sarebbero state rinvenute “pillole” da utilizzare in occasioni “amorose”. Le indagini intanto proseguono per verificare e individuare la rete dei favoreggiatori: dal medico Alfonso Tumbarello, 70enne medico di Campobello di Mazara, che ha effettuato le prescrizioni mediche per le cure anticancro; ad Andrea Bonafede, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento aggravato.

Il medico indagato fu candidato alle regionali con Cuffaro

Il medico Alfonso Tumbarello, 70 anni, indagato nell’ambito dell’arresto di Matteo Messina Denaro per aver fatto ad Andrea Bonafede, l’alias del boss, prescrizioni e l’accesso alle visite oncologiche, si era candidato nelle elezioni amministrative del 2011 a sindaco di Campobello Di Mazara (Trapani).

Tumbarello era appoggiato dalla lista del Popolo delle Libertà e ottenne il 7,55% dei voti superando la stessa lista che prese il 3,92%. Precedentemente, nel 2006, il medico si candidò alle elezioni regionali nella lista (Casini-Udc) collegata a quella regionale “Per la Sicilia Cuffaro Presidente” senza essere eletto.

Totò Cuffaro, attuale commissario regionale della Dc, condannato a 7 anni di carcere (scontati) per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, venne eletto presidente col 53% dei voti battendo Rita Borsellino col 41% e Nello Musumeci col 5,2%. Nel 2003 Tumbarello venne eletto nella lista Udc al consiglio provinciale di Trapani. Molte persone lo ricordano come un bravo pneumologo.

Rinchiuso nel carcere del l’Aquila al carcere duro

La Dda di Palermo ha chiesto l’applicazione formale del carcere duro, il 41 bis, per Matteo Messina Denaro, che da ieri sera si trova nel carcere dell’Aquila. L’istanza è firmata direttamente dal Procuratore Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido, che hanno coordinato l’inchiesta per la cattura. Toccherà adesso al ministro della Giustizia Nordio firmare il 41 bis.


Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2023 - 14:41


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