ÂÂNon ho ricevuto una educazione culturale ma ho letto centinaia di libri, sono quindi informato sulle cure, vi prego di poter essere trattato con farmaci e terapie miglioriâÂÂ. Avrebbe ripetuto più volte, con toni pacati e cordiali, questo suo pensiero il boss di cosa nostra Matteo Messina Denaro, rinchiuso da dieci giorni nel carcere di massima sicurezza dellâÂÂAquila. A medici e personale penitenziario, le uniche persone con cui gli è permesso di parlare visto il regime del 41bis, âÂÂconfessaâ che le sue preoccupazioni sono legate alla cura del tumore al colon.
Il padrino di Castelvetrano è stato arrestato a Palermo il 16 gennaio scorso proprio mentre era in una clinica di Palermo per sottoporsi alle cure. Proprio per le sue condizioni era stato deciso il trasferimento nel carcere abruzzese perché lâÂÂospedale cittadino ha un buon centro oncologico. Il boss ha cominciato nella condizione di detenuto in regime di 41bis giànei giorni scorsi le cure. àstato sottoposto al primo ciclo di chemioterapia nellâÂÂambulatorio realizzato ad hoc nel carcere di massima sicurezza dellâÂÂAquila. Messina Denaro, che è stato visitato, è apparso in buone condizioni fisiche e psicologiche, non avendo avuto reazioni collaterali dopo le oltre tre ore di cure. Gli saràsomministrata unâÂÂaltra chemio non prima di essere visitato di nuovo dallâÂÂequipe dellâÂÂOncologia dellâÂÂospedale S. Salvatore.
âÂÂLâÂÂallestimento dellâÂÂambulatorio costituisce un modello virtuoso perché permette di evitare rischi e consente un ingente risparmio di risorse. Inoltre non è stato distolto nulla dallâÂÂassistenza normaleâ avevano detto nei giorni scorsi fonti sanitarie della Asl dellâÂÂAquila dopo la prima seduta di chemioterapia. La presa di posizione riguardava anche alcune polemiche secondo cui al superboss di cosa nostra, arrestato dopo trenta anni di latitanza, sarebbe riservato un trattamento di privilegio. âÂÂNessuno ha perso nulla, in pochi giorni è stato allestito lo spazio perché è la cosa più conveniente per lo Stato e la collettività. Infatti, trasferire Messina denaro al San Salvatore avrebbe richiesto uno spiegamento di forze e misure di sicurezza senza precedenti. Matteo Messina Denaro è un cittadino italiano registrato come paziente nel nostro sistema sanitario e in quanto tale ha gli stessi diritti e doveri degli altri. I medici che lo stanno curando sono servitori dello stato a cui è stato chiesto di prendersi cura di un paziente. Quindi stanno facendo il proprio dovere nel rispetto pieno del rapporto medico-pazienteâÂÂ.
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