“Faccio un passo indietro, lascerò il consiglio di tutte le società quotate“. Così Andrea Agnelli ha annunciato le sue dimissioni dai consigli di amministrazione di Exor e Stellantis, nel corso dell’assemblea degli azionisti della Juventus, l’ultima da lui presieduta. È l’ultima decisione presa da Agnelli per effetto dell’inchiesta Prisma che lo aveva portato lo scorso 28 novembre a lasciare la presidenza del club bianconero. Agnelli resterà, invece, nel cda della Giovanni Agnelli B.V., la holding che detiene la maggioranza di Exor. “E’ una mia decisione personale, che ho preso d’accordo con John Elkann, con cui il rapporto rimane strettissimo. E’ la mia volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca”, ha spiegato l’ormai ex presidente della Juve.
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Agnelli e gli altri ex vertici del club bianconero entreranno per la prima volta in tribunale il 27 marzo: è stata fissata per quella data l’udienza preliminare dei 13 imputati, compresa la stessa società, davanti al giudice Marco Picco dopo l’inchiesta della procura di Torino che ha chiesto il processo ipotizzando, a vario titolo, i reati di falso in bilancio, aggiotaggio informativo, ostacolo alle autorità di vigilanza, dichiarazione fraudolenta, derivante dall’uso di fatture per operazioni inesistenti con la conseguente indebita detrazione di Iva.
“Oggi si chiude un capitolo della Juventus durato quasi 13 anni che oggi facciamo fatica a leggere. Non posso nascondere l’emozione. Il mio lavoro è stato quello di cercare di comprendere il contesto, indicare la direzione strategica della società. Quando parliamo di calcio, di cosa parliamo in realtà? il calcio fa parte dell’industria dell’intrattenimento, un’industria di 750 miliardi”, ha detto Andrea Agnelli nell’ultima assemblea da lui presieduta. Nel suo discorso, è un passaggio cruciale ha riguardato ancora una volta il progetto della Superlega: “Se personalmente avessi voluto mantenere una posizione privilegiata non avrei preso le decisioni che ho preso nell’aprile 2021. Invece credo che il calcio europeo abbia bisogno di riforme strutturali per affrontare il futuro, altrimenti ci sarà una decrescita in favore di un’unica lega, la Premier League“.
Poi Agnelli ha spiegato la decisione di lasciare anche Exor e Stellantis: “Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà è, al termine di questa assemblea, di voltare pagina per poter ripartire con entusiasmo e passione, naturalmente dopo qualche giorno di vacanza. Con le assemblee delle società quotate, a cui partecipo come consigliere, farò un passo indietro”, ha spiegato Agnelli. “E’ stata una mia richiesta, è la mia volontà dopo un periodo così intenso, di poter affrontare il futuro come una pagina bianca, libera e forte. Il passo indietro dalle società quotate è indispensabile per avere una libertà di pensiero, una libertà intellettuale che altrimenti non avrei. Mia moglie e i miei bambini sono stati la parte fondamentale sulla quale mi sono appoggiato”, ha aggiunto Agnelli ricordando le parole della moglie Denise in un post sui social a fine novembre. “Non vedo l’ora di ricominciare insieme. Ti amo fino alla fine“, ha concluso.
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