Il nuovo anno del Teatro Tram di Napoli inizia con ‘Paupaulò’.
Prende il via la seconda parte di stagione al Teatro Tram di Napoli: in arrivo nella sala di via Port’Alba, da gennaio a maggio, 10 spettacoli di fronte ai quali ridere, sorridere o farsi delle domande sul mondo.
Sul palco le migliori compagnie indipendenti italiane, i classici riscritti, l’arte e la letteratura con 3 produzioni del TRAM e 3 debutti assoluti. Tra le rappresentazioni in arrivo pièce come “Artemisia” e “Le Operette morali” e testi di August Strindberg, Euripide e Tiziano Scarpa.
Il 2023 inizia con “Paupaulò”, scritto e diretto da Pasquale Palma, volto noto della tv e del cabaret – è stato protagonista di diverse edizioni di “Made in Sud” – ma anche del teatro e del cinema. Con lui sul palco del Tram, dal 19 al 22 gennaio, Vincenzo Salzano: insieme, in una dimensione spazio temporale molto asettica e desolata, interpretano “Uno” e “Due”, intenti a costruire qualcosa per loro molto importante: il Paupaulò. La fine dell’assemblaggio di quel criptico totem sembra non arrivare mai o forse arriva troppe volte e a loro insaputa.
Ogni giorno che passa, ogni volta che il buio scandisce la fine, i pezzi da mettere insieme sembrano aumentare invece che diminuire. La continua costruzione e distruzione del Paupaulò gli dà e gli toglie ripetutamente l’opportunità di tirare fuori da loro stessi tutto ciò che di costruito e distrutto ci portiamo dentro. Ma la vera missione di “Uno” e “Due” è portare a termine il Paupaulò o è quella di farlo funzionare?
“Cosa significa davvero avere un obiettivo? E qual è l’obiettivo di ogni singola esistenza? Queste sono le domande che mi hanno portato a immaginare Paupaulò – chiarisce Pasquale Palma, che ha lavorato anche al cinema in film di Vincenzo Salemme e Alessandro Siani, nonché in “San Valentino Stories” -.
Una visione, più che un normale testo teatrale. Ho immaginato questi due personaggi, che ho chiamato Uno e Due, poiché possono essere tutti o nessuno, intenti nel portare a termine il loro obiettivo: costruire il Paupauló. Cos’è il Paupauló? Cosa nasconde questo nome così atipico? E in cosa consiste il loro lavoro preparatorio alla costruzione e messa in funzione finale? Tutto ciò è ignoto ai personaggi stessi, ma c’è un qualcosa di alto e di trascendentale che li spinge a continuare.
Il loro lavoro diventa anche il palesarsi della loro lotta continua con se stessi e con il mondo esterno. Forse il Paupauló li può salvare? Forse. Il tempo e lo spazio sono due fattori che ho voluto lasciare indefiniti. Potrebbe essere un passato distopico che ha partorito i tempi che viviamo, potrebbe essere il futuro che ci aspetta o semplicemente, e in modo inquietante, tutto ciò è il nostro oggi. Speriamo nel Paupauló. Nel nostro. Ognuno nel suo”.
Pasquale Palma, classe 1986, comincia come animatore nei villaggi turistici per poi approdare a Made in Sud, prima su Sky Comedy Central e poi su Raidue, dove riesce a farsi apprezzare dal pubblico per i suoi personaggi. Successivamente si dedica al teatro con il musical “Stelle a Metà” con Sal Da Vinci e con spettacoli di cui è anche autore quali “Il dottor Futuro” o “La Stessa Stella” insieme a Gennaro Scarpato. È al cinema in film di Vincenzo Salemme e Alessandro Siani, nonché in “San Valentino Stories”. Nel 2017 prende parte all’evento di Diego Armando Maradona “3 volte 10” al Teatro San Carlo di Napoli. Ultimamente ha iniziato una collaborazione artistica con il Collettivo La Corsa che si dedica alla scrittura e alla distribuzione di spettacoli di teatro d’autore. A breve uscirà il primo suo libro.
Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2023 - 17:20