Un boss di camorra detenuto del reparto “alta sicurezza” nel carcere di Secondigliano è stato sorpreso dalla Polizia Penitenziaria mentre con uno smartphone stava effettuando una videochiamata.
Il detenuto, che ha 32 anni, è stato arrestato in flagranza di reato e condannato, con il rito direttissimo, questa mattina, a un anno di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. A rendere noto l’episodio, avvenuto ieri, è il Sinappe.
“Sta diventando ormai una piaga – commentano il segretario generale aggiunto Luigi Vargas e il segretario regionale Pasquale Gallo – il fenomeno dell’introduzione illecita di telefoni cellulari nelle carceri”.
“Nonostante sia diventato un reato perseguibile penalmente, – proseguono – i detenuti non sembrano avere timore delle conseguenze giudiziarie, continuando ad avere pericolosi contatti con l’esterno”.
Per i due sindacalisti “bisogna prenderne atto e applicare pene severe. L’utilizzo di smartphone in carcere, oltre a mettere in pericolo la sicurezza degli istituti penitenziari, potrebbe facilitare tentativi di evasione o di gestione di traffici illeciti, permettendo alle organizzazioni criminali di proliferare nelle loro attività illegali anche dando ordini dal carcere”.
“Un plauso – concludono Vargas e Gallo – alla Polizia Penitenziaria di Secondigliano che, ancora una volta ha dato prova di indiscusse capacità professionali e operative”.
A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto
Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto
Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto
Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto
La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto