Un detenuto ha fratturato un dito ad un ispettore della polizia penitenziaria. Il fatto è accaduto, come fa sapere con una nota il Sappe, nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino.
“Verso mezzogiorno, si è registrata l’aggressione ad un Ispettore da parte di un detenuto che rifiutava trasferimento e stava minacciando il personale con una lametta. Per contenerlo, il poliziotto ha subito il peggio con una frattura ad un dito della mano comportando una prognosi di 30 giorni. Un episodio grave, che va contestualizzato in una realtà operativa assai precaria.
Si pensi che nel carcere di Ariano Iprino è necessaria una nuova organizzazione del lavoro, da tempo richiesta dal Sappe, considerato che quella attuale è risalente al 2016”, dice la segretario Regionale della Campania Tiziana Guacci, che stigmatizza “la grave carenza di organico”.
Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto”. Capece esprime poi solidarietà ed ha parole di apprezzamento “per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Ariano irpino”.
“Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco – aggiunge- alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Gennaio 2023 - 22:00 / di Cronache della Campania